domenica 28 gennaio 2018

polizia locale ... noi ragazzi del 59




Gennaio 2018, entro in un qualsiasi patronato consapevole del fatto che non ne uscirò vivo.
So che è presto, troppo presto, quest'anno compirò 59 anni, sono troppo giovane per aspirare alla pensione, ma voglio sapere quanti anni mi mancano e soprattutto quanti ne ho maturati.
Una solerte impiegata, cortese e motivata, mi accoglie, premette che non essendo iscritto al loro sindacato dovrò pagare un contributo alla fine, lo sapevo già, ormai neanche il patronato è gratuito, ma chi se ne frega.
Fa i conti e la sentenza è quasi immediata, ho iniziato a tribolare nel 1980, però ho perso mesi per strada, quindi maturerò i 36 anni di contributi nel marzo del 2018, quindi andrò in pensione con tutto comodo nel 2026.
Tranquillo, mi dice, ci andrai con il contributivo, non con la pensione di vecchiaia, a soli 66 anni e sette mesi.
Le lascio anche 20 euro di contributo, ed esco, la gambe molli, una leggera nausea, e un senso di morte incombente.
Io godo di buona salute, perciò nulla osta che possa continuare a lavorare per strada fino a sessantasei anni.
Già adesso la vista vacilla, di notte non ne parliamo, sono leggermente sordo, e se rimango in piedi troppe ore la mia fascite plantare chiede dazio, ma a 64,65, 66 anni come sarò?
Non penso solo al fisico, anche alla capacità di evitare i pericoli per me e per gli altri, la memoria, la vista, la forza.
Come potrò essere utile in divisa?
Quanto sarà imbarazzante uscire in pattuglia?
Quale immagine darò dell'amministrazione per la quale lavoro?
Forse in un piccolo comune, molto piccolo, potrei occuparmi di anagrafe e mercati, non senza fatica, ma potrei farlo, ma in una media città con mille problematiche sociali di cosa potrei occuparmi a 65 anni, a 66?
Le contraddizioni del nostro piccolo, mediocre paese ci stanno esplodendo in mano e noi saremo le prime vittime del paradosso.
Arrivo a casa, accendo la televisione, hanno firmato il contratto i dipendenti statali, i colleghi della polizia e i carabinieri avranno presto l'aumento, loro vanno già in pensione prima di noi.
Meglio per loro ... peggio per noi, figli di un dio minore

Massimo Fagnoni delegato SULPL Bologna

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