lunedì 14 agosto 2017

Tredici ... Netflix




Ho guardato con attenzione le tredici puntate di Tredici e nonostante l'istintiva avversione che ho per l'adolescenza sotto tutti i suoi aspetti e in qualsiasi periodo storico, devo ammettere che la prima stagione mi è piaciuta, la serie è tratta da un romanzo e la seconda stagione  dovrà avere un altro percorso perché la prima stagione si ferma dove finisce il romanzo.
Tredici è un giallo, un nero, sicuramente una vicenda interessante, e posso dirlo senza timore di svelare nulla, alla base della storia ci sono tredici audiocassette prodotte da una diciasettenne che spiega in 13 puntate il motivo del proprio suicidio.
Il suicidio non è un'opzione nel mio modo di pensare e sentire, soprattutto se una persona gode di buona salute e dietro alla scelta estrema solitamente si celano  storie di depressione e solitudine.
Ma dietro a questa fiction si cela invece il mondo misteriosamente superficiale dell'adolescenza, con i primi turbamenti, le contraddizioni culturali di una società che sta andando alla deriva e la difficoltà sempre maggiore di comunicazione fra le diverse generazioni.
Tredici vi piacerà, vi farà arrabbiare, vi commuoverà, e troverete la vicenda meno crudele in realtà di tanta cronaca.
Il personaggio nel quale mi sono immedesimato è chiaramente il nerd Clay, l'imbranato con le ragazze, il puro, giusto e teneramente imperfetto che cassetta dopo cassetta vi condurrà verso un finale decisamente aperto. Gli altri due personaggi che ho amato di più sono il suo amico gay Tony Padilla e la barista Skye Miller  del caffè Monet's.
La protagonista femminile, la suicida, non mi fa impazzire, la trovo irritante e vittimista, come molti suicidi.
Ma a voi il personalissimo e soggettivo giudizio.
Su Netflix piattaforma interessante e molto più economica di Sky.

Nessun commento: