domenica 2 novembre 2014

aspirante vedovo



Massimo Venier  firma la regia di questo film inguardabile che ha la pretesa di essere il remake di un film del 1959 di Dino Risi con Alberto Sordi e Franca Valeri , Il vedovo.
Non perderò tempo ed energie a raccontarvi la trama, a me non piace la Littizzetto, posso girarla da tutte le possibili angolazioni, ma non trovo nulla di piacevole in lei, non mi piace la sua comicità farcita di luoghi comuni e parolacce, non mi piace il personaggio che incarna ed è uno dei motivi per i quali non guardo la trasmissione di Fazio da anni.
De Luigi è simpatico, è un bravo comico ed è leggero con una faccia perfetta per il suo mestiere e ho cominciato a guardare il film non per compararlo alla commedia italiana anni sessanta,irraggiungibile peraltro, ma per farmi due risate.
Non si ride in questo film, la sceneggiatura è fiacca e acida, e il regista cerca di proporre una commedia velata da una scialba critica al mondo del profitto senza scrupoli, l'effetto è annichilente.
Quale lo scopo di una commedia? In questo caso divertire, obiettivo fallito.
Viene da chiedersi perché produrre certe pellicole? Chi ci guadagna? Certo gli attori ci guadagneranno in denaro e visibilità , però io da domani guarderò De Luigi con minore interesse e continuerò a pensare che il cinema italiano è davvero da buttare.
Siamo fermi alla commedia degli anni sessanta, settanta e da lì non siamo più riusciti a proporre nulla di nuovo o di realmente diverso.
Punto.
su sky

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