sabato 17 agosto 2013

Nanni Moretti classe 1953






Stavo girovagando in rete alla ricerca di informazioni medico scientifiche e mi imbatto nella data di nascita di Nanni Moretti, 19 agosto 1953, e mi rendo conto con un leggero disappunto del fatto che quest'anno compirà sessant'anni e queste sono sorprese che il mio vecchio cuore regge a malapena e non sto facendo ironia, sono cresciuto con i suoi film, con il teatro canzone di Gaber, e i film di W.Allen, ho sempre pensato a Gaber, purtroppo scomparso, come a una sorta di lontano parente milanese, e ad Allen come a un più vecchio amico americano, ma Moretti no, lui poco più anziano di me, esprimeva nei suoi primi film le perplessità, i dubbi e l'ironia della mia generazione sempre in procinto di crollare ma mai davvero vinta, sempre a guardare albe rarefatte, su spiagge desolate magari dalla parte sbagliata, o indecisi se andare a quella festa  senza la certezza di essere bene accolti o come al solito ignorati.
Il suo rapporto con l'universo femminile mi ha accompagnato negli anni difficili della giovinezza per me sopravvissuto al femminismo degli anni settanta, ai problemi di comunicazione con le donne, all'indeterminatezza di noi maschietti di sinistra in un periodo storico di evoluzione o di involuzione, sicuramente di cambiamento.
Sicuramente una delle battute che ho utilizzato spesso nella mia vita è quella nella quale afferma di essere uno splendido quarantenne in Caro Diario, tante volte mi è capitato di dirlo quando avevo fra i quaranta e i cinquant'anni, dopo chiaramente ho smesso di dirlo, e tante volte ho riguardato la scena del film nella quale un suo amico, che era al  Righi quando lo frequentavo io, per il suo quarantaquattresimo compleanno gli mette in mano un metro mostrandogli quanti anni ancora vivrà, puoi vederlo sopra.

Pezzi di cinema, pezzi della mia vita.
Bisogna fare qualcosa Nanni questa volta per dimenticarci quel pezzo di metro, che si è accorciato di un bel po', una grande festa in agosto, o magari un film.

Io detesto le feste di compleanno, da sempre, e anche i miei compleanni, quindi consiglierei un bel film, come al solito solo qualcosa che valga la pena fare per divertirsi e per aiutarci a pensare.
Si può essere splendidi anche a cinquanta e sessant' anni, ne sono convinto, però che fatica avere la consapevolezza del tempo passato quello che non non potrà in nessun modo tornare.


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