domenica 30 marzo 2025

the residence


 

Molto curata questa serie con otto puntate di puro mistery, brillante, divertente, ottimo cast, avviene un omicidio all'interno di una White House dove si è appena avvicendato un presidente e la nuova gestione non sta andando benissimo, e qualcosa di vero c'è anche se non ce ne siamo ancora accorti.

Durante un pranzo di gala con ospiti australiani, muore lo chef house interpretato dal bravissimo Giancarlo Esposito, cattivissimo e indimenticabile in Breaking Bad.

La protagonista è la bravissima Uzo Aduba, la migliore detective del mondo e amante del Birdwatching.  

La commedia si svolge tutta all'interno della Casa più bianca del mondo e la sceneggiatura, i dialoghi, sono strepitosi.

Una pecca, alla terza puntata mi sono stancato di guardarla, otto puntate mi sembravano davvero troppe e ho mollato.

Ma a chi piace il genere, consigliatissima.

Su Netflix.


venerdì 28 marzo 2025

Storia della mia famiglia


 

Sei puntate all'interno di una famiglia disfunzionale italiana dove collaborano alla gestione di due minori rimasti orfani di padre, diverse figure, la nonna paterna due amici del defunto e il fratello.

Dall'altra parte la madre separata ha problemi psichici e vive all'estero.

Questa la trama, ma intrigante e originale la sceneggiatura, bravissimi tutti a partire da Scarpetta nella parte del defunto, bravissima la Scalera, in grado di dare il massimo in ogni ruolo e straordinariamente bravi anche i bambini che solitamente in Italia non sono sempre attori ricordabili.

Commovente, comica, intelligente.

L'amore non necessariamente segue i legami di sangue e la famiglia anche se non tradizionale può essere più potente di qualsiasi famiglia tradizionale,

Su Netflix

mercoledì 26 marzo 2025

Un pomeriggio al Baraccano


 


Giunto a questo punto i giochi sono fatti.

Quando pubblichi da quindici anni conosci più o meno le regole del gioco e se ti muovi da casa è soprattutto per passione, quella sana curiosità che ti spinge ancora a raccontarti e a conoscere gente.

Bella iniziativa quella del Baraccano, bellissima la sala che potete ammirare in fotografia, bravo il docente Stefano Scioli, brava la lettrice attrice Raffaella Pirozzi.

Pubblico contenuto ma curioso e attento.

Abbiamo chiacchierato sui miei scritti, quindici anni di passione.

Ho coccolato il mio ego e mi sono divertito a raccontarmi.

Alla fine  ... amici miei, la vita è tutta racchiusa nelle piccole gioie quotidiane, e quindi grazie al Quartiere Santo Stefano e agli amici che mi sono venuti a trovare.

lunedì 24 marzo 2025

Imma Tataranni quarta stagione


 


Certi sacrifici si fanno per amore e soprattutto per questo motivo ho guardato le quattro puntate della quarta serie di Imma Tataranni, perché piace molto a mia moglie.

La cosa più bella della serie è Matera con i suoi sassi.

Ineccepibili e sprecati i due protagonisti, Vanessa Scalera e Massimiliano Gallo.

Le trame sono deboli, la storia d'amore fra il bel maresciallo e la insopportabile magistrata è improbabile e irritante.

La leggerezza dell'insieme rende la visione godibile proprio per la sua inconsistenza.

Potete vedere tutte le puntate su Raiplay. 

venerdì 21 marzo 2025

Adolescence


 

Ho appena concluso la visione di Adolescence, mini serie inglese, 4 puntate serrate e ingombranti che sicuramente avranno diviso il pubblico.

Narra le vicende di un omicidio nel quale viene accusato un adolescente, indagato per avere massacrato a coltellate una coetanea.

Fatti di cronaca analoghi sono davvero avvenuti anche nel nostro paese, quindi niente di romanzesco.

L'esperimento interessante è quello di calarsi all'interno della situazione osservandola da vicino, con un sapiente uso della macchina da presa, le inquadrature, i tempi, i dialoghi.

Ogni puntata ha una sua peculiarità, la terza forse è la più intensa con il colloquio fra il presunto omicida e una psicologa assunta dalla difesa.

L'ultima è la più pesante e forse noiosa, ma in ogni caso necessaria per entrare nelle dinamiche familiari di una famiglia devastata dalla scoperta di avere un figlio omicida.

Prodotto di un livello elevato, in Italia non esiste, a livello seriale, una tale attenzione all'approfondimento dei personaggi, e non esiste un analogo livello qualitativo.

Ci sarebbe un discorso da fare su adolescenza, diritto penale e garantismo, ma non voglio addentrarmi in un percorso spinoso, troverete alcune considerazioni personali nel video che allego.

Su Netflix


mercoledì 19 marzo 2025

Transplant ultima stagione


 

E così è terminata anche Transplant, medical drama canadese diversa dalle molte serie ospedaliere viste negli ultimi anni.

Sono convinto che la scelta di dare un breve respiro a una serie di successo sia scelta di qualità e di onestà intellettuale.

Penso a Grey's Anatomy e mi rendo conto che alcune serie si reggono solo per forza d'inerzia, determinata dal livello di dipendenza del pubblico, ma nel tempo perdono mordente e significato.

Transplant invece è realistica, nella drammaticità, a volte esasperata, delle situazioni.

Le vite dei medici che si muovono in queste quattro stagioni sono costellate di drammi personali, malattie, insicurezze, dubbi e grandissima umanità.

Qui si parla di inclusione vera, della difficoltà di un giovane medico siriano che riesce, fra mille peripezie, a fuggire dalla guerra e portare con sé la sorellina e alla fine trovare un lavoro in ospedale.

Non ci sono finali idilliaci, o trionfalistici, non ci sono eroi e martiri, ma esseri umani che cercano un loro ruolo nel mondo.

Trovate tutte quattro le stagioni su Sky.


martedì 18 marzo 2025

Brividi al Baraccano


 

Il 25 marzo 2025 alle 17,30 potrete incontrarmi al Baraccano in via Santo Stefano 119 per assistere a una chiacchierata intorno al mio scrivere, tanto per alimentare un poco il mio ego.

Non ci saranno libri da acquistare, ma solo il piacere di condividere l'amore per la narrativa di genere, in questo caso il mio.

Parleranno con me Stefano Scioli e Rosa Maria Amorevole, sono previste letture a cura di Raffaella Pirozzi.

Vi aspetto

domenica 9 marzo 2025

Dexter: original sin


 

Ho amato Dexter, di un amore incondizionato e per alcuni anni ho pensato che fosse una delle migliori serie thriller internazionali, poi è arrivato Breaking Bad che ha scompaginato la mia scala di valori.

In realtà Dexter ha scontato anche l'imperdonabile colpa di un'ultima brutta stagione che doveva concludere la vicenda e l'ha conclusa sì ma in modo insoddisfacente e sicuramente non memorabile.

Nonostante la delusione per l'ultima stagione la curiosità e l'affetto per il personaggio e per la serie mi ha spinto a iniziare il prequel di Dexter, dove il padre adottivo è interpretato da un bravo Cristian Slater, il cast è molto buono e il giovane Dexter, interpretato da Patrick Gibson assomiglia molto a quello originale.

Stessa musica iniziale, stesse atmosfere, bravissima l'attrice che interpreta la sorellastra di Dexter nella somiglianza con quella adulta e bella la ricostruzione di una Miami inizio anni 90 e impressiona pensare come sia cambiato il mondo in così poco tempo.

Morale per gli amanti della serie consiglio il prequel con tutti i limiti del caso, fondamentale la voce narrante che è quella del nostro Dexter.

Su Paramount


sabato 8 marzo 2025

Il vizio del lupo


 

Chi è il lupo, alla fine è uno come te che mi stai leggendo, diverso da te che mi stai leggendo, è un uomo, un quarantenne, che lavora in un'azienda ed è bravo nel suo lavoro, gli piacciono le donne, il buon vino  e i wargame con le miniature, la sua vera passione per la quale frequenta una ludoteca il giovedì sera.

La sua vita non è completa, ma se la fa bastare, spesso si diverte e sa come trovare momenti di piccola felicità nel suo quotidiano.

Poi accade una cosa, una svolta nel suo destino, un evento imprevisto, diventa il potenziale autore di omicidio, viene coinvolto in un'indagine a causa di un indizio trovato sul luogo del ritrovamento del cadavere di un uomo.

Quell'indizio conduce sicuramente a lui.

Inizia in questo modo il primo romanzo di Gianluca Gualducci, Il vizio del lupo edito da PIEMME un giallo? Sicuramente perché del giallo ha tutti gli ingredienti, omicidio, indagine, risoluzione.

Un nero? Forse, perché Gualducci ha lavorato sui personaggi, tutti sfaccettati e bene caratterizzati, tutti tormentati dai loro demoni, e come tutti i neri ha un risvolto sociale, quasi impercettibile, nel quale si intuisce la precarietà socio economica dei giorni nostri, che porta l'individuo più fragile a cercare scorciatoie nel tentativo di salvarsi la vita o di preservare il benessere perduto.

Il protagonista assoluto è lui, il Lupo, Gianluca Mannari, e ti conquisterà con le sue contraddizioni, con la spasmodica e nevrotica ricerca di una verità, con i suoi errori e le sue cadute di stile, con la sua auto veloce e i suoi rapporti con le donne.

Un prodotto fresco, originale, televisivo, probabilmente seriale.

Ho avuto il piacere di presentare il suo romanzo al Gran Reno e non mi resta che farti il mio in bocca al lupo, Gianluca, benvenuto nel fantasmagorico mondo dell'editoria di genere italiana.

lunedì 3 marzo 2025

Rocco Schiavone


 

Torna con la sesta stagione il commissario più anticonformista, scazzato, cannaiolo e intrigante di tutta la fiction italica e forse europea.

Questa serie è nelle mie corde, ci sono affinità fra il mio Trebbi e questo uomo dello Stato tradito dallo Stato stesso eppure ancora in prima linea seppure in un luogo impervio e nevoso.

Le storie sono cupe, i personaggi centrati, ma il novanta per cento della serie si basa sul protagonista, così duro e pochissimo puro, dolente, cinico e nello stesso tempo umanissimo.

Giallini è Rocco Schiavone non potrei immaginarne un altro.

Potete vedere le ultime quattro puntate su Raiplay.

domenica 2 marzo 2025

Mina Settembre


 

Ne ho conosciute di assistenti sociali in vita mia, prima come educatore e coordinatore di servizi, poi come pulismano, durante i vari accadimenti lavorativi e infine come utente dei servizi sociali.

Le assistenti sociali non mi ricordo abbiano mai risolto un problema della mia vita, anzi in alcuni casi me l'hanno complicato, ma non è colpa loro è colpa del sistema sociale che non fornisce a queste professioniste le armi per affrontare le sfide da superare oppure fornisce armi spuntate e inefficaci.

O forse sono stato sfortunato io a non avere mai trovato un'assistente sociale in grado di aiutarmi. 

Mina Settembre è una favola assimilabile a Un posto al sole.

La protagonista ha questa bellezza tipicamente partenopea, è solare, accattivante, improbabile.

Non c'è problema che non riesca a risolvere, non c'è reietto che venga lasciato indietro, non c'è sfida che possa essere persa.

La fiction è rilassante e consolatoria come uno spot pubblicitario del mulino bianco.

Gli attori, alcuni collaudati, altri meno, altri per niente.

La vera forza del prodotto rimane Napoli con la sua bellezza.

Se avete voglia di qualche ora totalmente rilassante trovate tutte le puntate su raiplay