Quando uscì per la prima volta The walking Dead in televisione nel 2010, era impensabile una pandemia con relativi morti.
Molti in realtà pensano tuttora che non sia mai avvenuta e che magari la Terra sia piatta, ma questa è un'altra storia.
Non so perché ma il sottoscritto è uno di quei matti che pur nn avendo letto nemmeno un fumetto dal quale è tratta la serie, in compenso si sta guardando tutto ciò che è stato prodotto in televisione.
Adesso, ad esempio, sto guardando uno dei tanti spin off, che io tradurrei in digressioni, dalla serie originale.
Fear the Walking dead è del 2015, e ha solo un personaggio riconducibile alla serie originale.
Mi sta piacendo e non riesco a capire cosa mi attiri tanto, penso sia il senso di catastrofe sempre impellente, per certi versi simile alla nostra attuale situazione mondiale.
Pochi giorni fa mi sono imbattuto, casualmente, su alcune immagini relative alla distribuzione di cibo a Gaza e vi assicuro che erano molto più inquietanti di molte delle scene della famosa serie, mancavano i vaganti, ma la disperazione, il senso di irrealtà e la follia di quella situazione mi ha portato a una riflessione.
Il mondo sta già terminando dove non esiste più pietà e misericordia, la fine del mondo è già arrivata per coloro che vivono nell'indifferenza generale.
Non ce ne stiamo accorgendo solo perché non sta capitando a noi.
Per ora.
Potete guardarvi tutte le 8 stagioni su Prime e scoprirete che nel 2015 avevano solo anticipato alcuni eventi attuali, insieme all'emergenza climatica che allora era solo un'ipotesi e oggi è realtà.
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