domenica 15 marzo 2020

Le priorità




No, non vi parlerò della bestia che sta divorando i nostri giorni.
Vi parlerò di priorità e se ci pensate esse mutano seguendo i tempi.
Quali saranno state le priorità dei nostri nonni quelli che non avevano da mangiare e si riparavano nei rifugi in attesa della fine del bombardamento?
Impossibile saperlo, noi non c'eravamo e sbadigliamo a tratti quando uno degli ultimi sopravvissuti con gli occhi lucidi ci racconta un frammento di ricordo.
Noi oggi abbiamo diverse opportunità, lo so sembra consolatorio, ma in realtà l'essere umano ha alcune virtù,  imparare dall'esperienza e  adattarsi alle situazioni.
In questo periodo ho iniziato un nuovo romanzo, semplicemente perché ho terminato quello al quale lavoravo da un anno e non lascio passare mai troppo tempo fra un romanzo e l'altro.
Sarà un indagine di Trebbi e si svolgerà in questo infausto periodo, perché la Terra continua a girare intorno al Sole e la gente continua a commettere crimini in qualsiasi condizione, quindi gli scrittori continuano a inventare storie, l'attuale situazione sarà solo lo sfondo di una nuova vicenda nera e umana, come tutti i miei romanzi.
Le mie priorità? Uscirne vivo, proteggere le persone che amo e fare il mio dovere tutti i giorni, non possono essere diverse e immagino siano le vostre.
Infine sperare.
Sperare di potere tornare a Punta Secca e riabbracciare gli amici siciliani, passeggiare sulla spiaggia che potete vedere in fotografia, nuotare e mangiare pesce da Enzo.
Sperare che tutto ricominci a funzionare, magari in maniera migliore.
Questa è l'opportunità di cui parlavo prima.
Impariamo dall'esperienza, non indulgo mai nella retorica o nel buonismo, lungi da me, però in questi giorni, isteria a parte, sta emergendo l'Italia migliore, quella che si rimbocca le maniche e non si piange addosso, cerchiamo di ricordarci di cosa siamo in grado di mettere in campo e facciamone tesoro per quando tutto sarà finito.
In questo modo sarà più facile fare fronte ai danni inevitabili che questa vicenda sta provocando.
Un saluto da Trebbi, molto seccato, non può andare in piscina e non può mangiare tortellini in brodo dalla Gigina, ma sa che passerà e intanto si legge un buon libro.

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