domenica 23 settembre 2018

l'ambulanza in riva al mare o delle occasioni perdute


Leggo su Repubblica la storia commovente dell'ambulanza che ha fatto una deviazione per permettere a un signore malato di 88 anni, in viaggio dalla sua Toscana verso un ospedale del nord, di salutare il suo mare.

L'articolo racconta di ultimi desideri e occasioni perdute e diventa inevitabile per me riflettere brevemente sull'argomento dalla mia attuale posizione che è appunto in riva al mare di Punta Secca, vacanza agognata ogni anno e diventata per me abitudine esistenziale irrinunciabile.

Sono sempre più convinto che invecchiando l'unico reale sintomo di saggezza sia la mia volontà di allontanarmi dalla mia città natale e  avvicinarmi al mare.

Mi rendo conto della mia condizione privilegiata, potere godere di un mare unico e di una spiaggia quasi deserta in un periodo dell'anno che è autunnale solo per il calendario.

Alla fine i desideri bisogna viverli sempre, bisogna che siano gli ultimi di una giornata e i primi di quella successiva, bisogna riempirsi delle sensazioni, dei panorami, dei sapori, insomma di tutte le cose buone della vita per i momenti nei quali non sarà più possibile.

Unico vantaggio dell'invecchiare? Pensare al lavoro come un obbligo rinunciabile e all'ozio come un dovere da coltivare con amore.

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