mercoledì 26 luglio 2017

Dove si vendono i libri?



Come scrivevo in un post su facebook, anche io entro poco in libreria, ormai solitamente presento alla libreria Il secondo Rinascimento a Bologna, piccola realtà che prediligo, legata a un'associazione culturale, perché alla fine la narrativa è  questione inerente alla cultura, poco ha o dovrebbe avere a che fare con consumismo o moda.
Ma le grandi catene sembrano sempre più fabbriche di gadget, promozione per cantanti rapper o giovani youtuber, perché i giovani si muovono in massa dietro ai loro idoli e i loro idoli sono quella roba lì.
Io comunque entro ancora nelle librerie, chiedo dei miei libri, quando non li vedo chiedo al libraio, quando mi sembra in grado di capire, di ordinarlo al distributore, sposto i romanzi, per mostrare all'eventuale avventore le mie copertine, mi sbatto insomma, non lo faccio in maniera sistematica, ma a volte quando sono in un centro commerciale a caccia di un video gioco o solo per fare la spesa, un salto lo faccio in libreria. Ma detto fra noi, dove si vendono i libri?
Partiamo da un dato, i libri si vendono poco, si vendono meno di un tempo.
Anche quelli dei colossi dell'editoria.
La gente compra meno libri, e noi italiani leggiamo poco.
I libri secondo me si vendono in rete, io stesso li compro su Amazon perché risparmio, mi arrivano a casa o meglio all'ufficio postale, e spesso sono scontati.
Come si vendono i libri, o meglio come si pubblicizzano?
Con la rete, ormai è dato certo, se non esisti in rete difficilmente venderai un libro, a meno che non ti chiami Camilleri.
Il passa parola inizia in rete, le presentazioni sono residuali, poi è vero, ci sono presentazioni evento, alle quali partecipano centinaia di persone, ma quelle sono manifestazioni di altro tipo.
Una presentazione media conta su una partecipazione dalle 10 alle 50 persone, ma spesso sono eventi disertati, a quale scrittore non è mai capitata una presentazione con due persone, compresi i parenti?
A me è capitato.
Poi ci sono gli e-book, vanno o non vanno, io li compro, costano meno, me li porto in valigia, bagaglio a mano e credo che abbiamo un loro mercato ormai consolidato.
Io mi trovo nelle classifiche di vendita e-book quando il cartaceo non so nemmeno dove andarlo a verificare. Poi ci sono le biblioteche.
La gente che fatica ad arrivare alla fine del mese ha ricominciato a spendere il proprio tempo per recarsi in biblioteca, dove ordina il romanzo che magari arriverà con il prestito inter bibliotecario che da noi a Bologna va alla grande e mi leggono in biblioteca, è cosa certa e verificabile.
Quindi che dire?
Questa è la mia veloce e sicuramente imprecisa analisi, della quale vi lascio la mia personale morale.
Se il vostro libro non si vende non è colpa dell'editore, non è colpa della qualità del libro, non è colpa di nessuno, avete deciso di entrare in un gioco di  ruolo complicato e articolato e avete scommesso su un vostro talento, probabilmente nel paese più creativo e meno organizzato dell'intera Europa.
Ma dovrete sbattervi per fare in modo che il vostro libro esista, si diffonda e abbia una platea, non aspettatevi che qualcuno debba farlo meglio o più di voi.
Detto ciò non chiedetemi, quando mi incontrate, come vanno le vendite?
Ho smesso di chiedermelo da un sacco di tempo.

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