sabato 17 dicembre 2011

casalinghe americane disperate fine corsa

Arrivati all'ottava stagione si chiude una serie fortunata e super sfruttata.
Come tutte le idee geniali si è andati oltre ogni possibile successo, continuando a utilizzare le simpatiche ricche casalinghe insoddisfatte oltre il limite della creatività.
Era tempo che le casalinghe ci salutassero.
Mi mancheranno.
L'ironia, l'intelligenza dei dialoghi, la crudeltà raffinata dei personaggi, un genio molto poco americano che mi fa pensare a come nel tempo gli sceneggiatori americani siano cresciuti.
Queste casalinghe un pò figlie di quella bellissima commedia americana intitolata American Beauty sono il simbolo di qualcosa di inesistente in realtà, una società tanto edulcorata quanto inconsistente.
Ma i loro percorsi mentali, i piccoli grandi drammi familiari, la ricerca sfrenata di tutto ciò che è superfluo, l'ostentata opulenza oltre ogni ragionevole pudore, tutto compone un puzzle grottesco e intrigante che mi ha divertito parecchio.
Le attrici protagoniste della serie hanno trovato fama e ricchezza.
Tutti contenti quindi.
Speriamo in fortunate e geniali serie per il futuro, che ci aiutino a dimenticare i veri drammi quotidiani.
In fin dei conti è questa la funzione più importante della buona fiction televisiva.

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