E se da domani gli stadi rimanessero vuoti? Calcio ... fine. Calciatori pagati come grandi imprenditori di sé stessi ... finiti, calcio scommesse, totocalcio, e tutto il circo mediatico che segue, disciolto come neve al sole.
Ci ritroveremmo con tutti questi enormi spazi verdi, curati come giardini americani, e con tutti quei palloni di cuoio abbandonati ... che fare?
Quanto della nostra economia ne risentirebbe?
Quante vite cambierebbero?
Magari i milioni di tifosi dovrebbero cominciare a riflettere sulla propria vita. Prima un bel programma di disintossicazione, perché non è solo la partita allo stadio, sono le chiacchiere al bar, o nello spogliatoio di un qualsiasi luogo di lavoro o di una palestra, o un qualsiasi corridoio di una scuola, davanti alla macchinetta del caffé, chiedersi con voci accalorate perché la partita è andata bene, o male, perché quella scelta dell'arbitro o dell'allenatore.
E sempre quell' intercalare : quest'anno lo vinciamo noi il campionato, o la Champions, o la Coppa Italia ... noi ... e noi è spesso un napoletano che tifa Milan ... sì quel Milan lì quello di Berlusca, ma chi se ne frega, io tifo Milan da sempre, anche se sono di Napoli e vivo sommerso nella spazzatura, il mio cuore è rossonero.
La domenica è solo calcio ma alla fine anche il lunedì e tutto il maledetto anno calcistico.
Stessa cosa per il siciliano che vive a Venaria, perché è nato lì, e quindi tifa Juve, quella che un tempo era di Agnelli.
Al calciocuore non si comanda.
E se domani non ci fosse più il calcio dei grandi stadi e quel napoletano, siciliano, bolognese, torinese, dovesse cominciare a fare i conti con la realtà?
Che palle la realtà ... almeno la domenica vogliamo rilassarci.
Qui a forza di rilassarci stiamo per retrocedere, o non ve ne siete accorti?
e se finiamo in serie C non sono mica sicuro che poi riusciamo a risalire.
Se domani il calcio facesse uno stop, chissà magari il cervello ricomincerebbe a funzionare.
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