Solitamente non celebro i divi quando muoiono, ma con Redford se ne va un pezzo consistente del mio immaginario maschile, due film fra i tanti che ho amato, A piedi nudi nel parco e Butch Cassidy.
Nel primo la commedia americana per eccellenza dove si celebrava un modello di convivenza e l'amore di una giovane coppia perfetta come potevano essere Robert Redford e Jane Fonda, film del 67 tratto da una commedia di Neil Simon.
Ero un ragazzino quando lo vidi in televisione per la prima volta e mi innamorai dell'amore, e di quel giovane avvocato che correva a piedi nudi nel parco sotto casa buscandosi un raffreddore, lui razionale e lei contro ogni regola, in una soffitta americana a celebrare la commedia in maniera sublime.
L'altro era l'anti eroe per eccellenza, che ho anche citato in un mio romanzo Tutti giù per terra, Sundance Kid, che insieme a Paul Newman ci ha regalato uno dei western più magici della storia del cinema.
Muore Redford e come scrivono sul Fatto, anch'io non mi sento tanto bene, un pezzo di vita muore con lui, ma immagino vivrà in eterno da qualche altra parte