sabato 17 agosto 2019

la scimmia nuda





È stato fatto un serio e coscienzioso tentativo di insegnare a parlare ad un giovane scimpanzé, ma con scarso successo. L’animale venne allevato in casa, in condizioni identiche a quelle di un bambino. Associando le ricompense a base di cibo con i movimenti delle labbra, si tentò ripetutamente di persuaderlo ad articolare qualche parola semplice. A due anni e mezzo, l’animale era in grado di dire "mamma", "papà" e "tazza". Alla fine riusciva a dire queste parole nelle occasioni giuste, ed infatti quando voleva bere sussurrava "tazza". Il difficile compito di insegnargli a parlare venne continuato, ma a sei anni (quando la nostra razza supera le 2000 parole), tutto il suo vocabolario non ne comprendeva più di sette. La ragione di questa differenza sta nel cervello, non nella voce. Lo scimpanzé possiede un apparato vocale che da un punto di vista strutturale è perfettamente in grado di emettere un’ampia gamma di suoni. 

Tratto dalla scimmia nuda di Desmond Morris

Ho scoperto La scimmia nuda grazie a Gabbani che vinse mi pare, e convinse, con la famosa canzone di qualche tempo fa, poi mi capitò di imbattermi nel saggio antropologico del noto etologo e decisi di leggerlo. Lo sto ancora leggendo, è uno dei miei compagni di questa estate 2019 e il brano che ho allegato sopra è solo un esempio di quanto questa analisi mostri aspetti decisamente illuminanti sul nostro essere umani, sulle origini, sulla improbabile origine divina e soprattutto sulla nostra evoluzione dovuta in grande parte alle dimensioni del nostro cervello.
Vi consiglio la lettura, per quanto datata (1967), utile per cercare di comprendere chi siamo e le differenze sostanziali con gli altri primati, una per tutte, noi siamo gli unici animali che si dedicano con passione allo sterminio dei nostri simili, uno dei tanti spunti di riflessione. Quando vi troverete a un bivio, spiazzati, indecisi, perplessi di fronte al vostro destino questa lettura forse vi darà qualche utile spunto per ricordarvi che un tempo eravamo solo animali con la coda e poi una scintilla animò il nostro intelletto, che cominciò a lavorare per evolversi e portarci fino a qui, noi siamo il frutto di quella incredibile evoluzione, non lamentiamoci degli effetti collaterali.

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