martedì 21 marzo 2023

Bologna nessun dolore al Ponte della bionda

 














Dopo alcuni mesi sono tornato alle presentazioni, in un luogo magico, presso l'associazione Il ponte della bionda ospitato da una leggenda del cantautorato bolognese, Fausto Carpani.

Trovo ammirevole che ci siano ancora bolognesi con la voglia di stare insieme in luoghi d'incontro per parlare di libri o ascoltare buna musica popolare, terminando la serata intorno a una tavola.

Purtroppo la mia pigrizia mi impedisce di essere più attivo, per fortuna i miei romanzi mi costringono a incontrare gente, forse la mia salvezza.

Grazie all'amico ritrovato Marco Chiappelli, amico di un tempo remoto nel quale lui suonava la chitarra e io attraverso le sue canzoni conoscevo i cantautori italiani insieme alla mia futura passione politica.

Le passioni passano, l'affetto rimane.

Grazie anche all'amico Marco Piovella per le letture e a sua moglie Cristina per le immagini che rimarranno a testimonianza della bella serata.















domenica 19 marzo 2023

Lo strangolatore di Boston


 

Non è il primo film dedicato a uno dei più efferati serial killer della storia che fu interpretato anche dal grande Tony Curtis nel 1968.

La differenza e la novità è che in questa pellicola le protagoniste sono due giornaliste dell'epoca che investigarono sulla vicenda contribuendo fattivamente alla ricerca della verità.

Quanto di vero ci sia nella narrazione cinematografica, poco interessa il sottoscritto.

La verità storica rimane nascosta nella nebbia del tempo, lo strangolatore di origine italiana, fu ucciso in carcere e con il DNA gli fu attribuito con certezza solo uno dei tredici omicidi.

Al di là della storia il film è molto curato nei dettagli dell'epoca, le protagoniste  e soprattutto Keira Knightley magistrale.

Ancora una volta si parla di donne alla disperata ricerca di un riconoscimento, in una società, quella americana degli anni sessanta, profondamente maschilista.

Una storia di passione, di amore per il proprio lavoro, di ricerca spasmodica della verità contro tutto e contro tutti.

Pensare al giornalismo attuale mi sale spontaneo un conato di disgusto, ma è il segno dei tempi.

Su Disney.

sabato 18 febbraio 2023

La legge di Lidia Poet


 

Ieri sono entrato in una stazione dei carabinieri per una questione burocratica e mi ha accolto una giovane carabiniera, le ho detto che la sua è una divisa importante e che suo padre sarà sicuramente orgoglioso di lei, eppure solo pochi anni fa era impensabile una donna in divisa.

Questo preambolo per parlarvi della Legge di Lidia Poet, su Netflix.

Sei puntate per una serie italiana con la brava De Angelis nel ruolo di una coraggiosa donna italiana alla fine dell'800 che cerca di affermare il suo ruolo di avvocato e di donna in una società ancora patriarcale, maschilista, insopportabile.

la serie pur ispirandosi a una storia vera è molto rocambolesca e divertente, con diversi spunti che ricordano generi più spettacolari e dinamici, ma il tema della affermazione del ruolo femminile nella nostra società è comune denominatore.

Come ho già scritto, la cultura passa attraverso la fiction, incidendo forse in maniera più efficace rispetto a mille disertati dibattiti.




domenica 12 febbraio 2023

la morte nell'era dei social


 

Lo so che pochi apriranno questa porta, ma questa sera non scrivo per voi, solo per me.

Ieri è morta una persona fondamentale negli ultimi diciotto anni della mia vita, e non era di famiglia quindi non conosco i suoi familiari, le volevo bene ma non eravamo abbastanza intimi per poterle dire addio.

Di lei non mi rimarrà nemmeno un'immagine, perché era la meno "social" che conosco, nonostante non fosse anziana.

Era una grande persona, generosa, altruista, amava il suo lavoro e lo faceva in maniera egregia, era la quintessenza della professionalità e adesso è scomparsa, uscita dalla mia vita senza permettermi di dirle addio.

Io se domani dovessi morire lascerei in rete immagini, fotografie, video, tantissimi, ma se dovessi cercare una traccia di me, non la cercherei, perché io valevo meno di un'unghia di quella persona.

Nell'epoca dei social lasciamo tracce ovunque come lumache la loro bava, ma sono quasi sempre tracce di nulla.

Coincidenza vuole che il romanzo in cantiere era ispirato proprio a lei, e le avevo raccontato anche l'idea, lei ne aveva riso e alla fine glielo avrei donato, come tutti gli altri, perché era il minimo per ringraziarla della sua semplice esistenza votata agli altri.

Questa sera scrivo per lei e non la nominerò, scrivo per me, perché il dolore è merce rara nella nostra era e da qualche parte deve uscire per non schiacciarti.

Che la terra ti sia lieve.



privacy

 



Tutta al femminile questa serie spagnola che potete vedere su Netflix, otto puntate serrate e ansiogene che si dipanano intorno a un tema ricorrente ma da sempre sottostimato, il cosiddetto revenge porn.

La vicenda corre su due binari principali, le vicende di due donne tanto distanti socialmente quanto accomunate da un destino simile, essere vittime della divulgazione in rete di immagini intime, infatti il titolo originale della serie è INTIMIDAD, molto più appropriato secondo me dell'asettico privacy.

Poca retorica, molto intensa la narrazione, unico neo, a mio avviso, una eccessiva drammatizzazione, ma quanti suicidi e depressioni si celano dietro a questa spregevole pratica della diffusione di immagini intime spesso solo allo scopo di vendicarsi?

Serie educativa per tutti, prima di concedervi a fotografie o video intimi pensateci molto attentamente e alla fine dite di no.