martedì 29 agosto 2017

Polizia Municipale ... bersagli mobili








Il decreto e la direttiva del Ministro dell’interno sullo svolgimento dei compiti istituzionali delle Forze di Polizia e sulla razionalizzazione dell’impiego delle stesse sul territorio. Alla Polizia Locale la competenza “preminente” in materia di sicurezza stradale in ambito urbano.
Proprio nella prima parte della direttiva, dove si tratta della sicurezza stradale, il Ministero affida alla specialità della Polizia Stradale in via principale i servizi elencati nell’articolo 11 del codice della strada e in via esclusiva quelli svolti in ambito autostradale. Sulla viabilità ordinaria concorrono con la Polizia Stradale, la Polizia di Stato, dall’Arma dei Carabinieri e, nei limiti del territorio di appartenenza anche la Polizia Locale che, nell’arco delle 24 ore (se ovviamente i turni e il personale lo consentono), svolgerà i servizi di polizia stradale in via preminente, così da consentire alle Forze di Polizia di dedicarsi alle loro competenze principali, secondo quanto previsto dalla direttiva. Ovviamente tale impegno sarà assicurato secondo le disponibilità e le risorse delle Città metropolitane e dei comuni capoluogo di provincia e, progressivamente, sino a quelli più piccoli. Tale ripartizione di competenze in capo alla Polizia Locale avverrà tramite il coordinamento dei prefetti in sede di Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, come peraltro già da tempo accade, soprattutto nei comuni medio grandi.

 
Tempo di terrorismo islamico, ognuno deve fare la sua parte e noi, la Cenerentola di questo paese che tanti politici cercano di rendere ridicolo, dovremo occuparci in maniera preminente dell'infortunistica stradale.
Cosa che facciamo già nelle grandi città, quindi come spesso accade, stanno parlando di nulla, perché tutti gli addetti ai lavori sanno che noi siamo e saremo sempre lì in strada a rilevare incidenti... come staremo davanti alle fioriere e alle transenne delle feste grandi o piccole di mille comuni, a garantire tranquillità e sicurezza come le forze dell'ordine statali.
 
Come potete notare nell'immagine sopra (che ritrae un collega milanese), noi siamo e saremo agli imbocchi delle aree pedonalizzate, a controllare i varchi, così come siamo nelle zone dove ferve la movida, in prima linea durante feste, sagre paesane e manifestazioni...
 
ma il legislatore ha sancito e vergato un messaggio chiaro per noi della polizia locale, noi che non contiamo nulla e nulla pesiamo nel campo della sicurezza delle grandi e medie città, dobbiamo occuparci di tutto ciò che non potrà più seguire la polizia di serie A, viabilità, infortunistica, perché loro saranno impegnati a debellare il terrorismo e noi a fare ciò che ci viene meglio, i vigili urbani.
Gli agenti delle forze dell'ordine statali devono portare l'arma anche a letto, riporla sotto il cuscino, in attesa dell'isis, mentre noi non dobbiamo avanzare sacrosante rivendicazioni e dobbiamo fare ciò che lo Stato ordina.
Peccato però che a cadere sotto al fuoco degli assassini di Charlie Hebdo sia stata anche una collega della municipale parigina, accorsa proprio per un incidente stradale...caduta come, ad esempio, i due coraggiosi agenti napoletani che sacrificarono la proprio vita per proteggere i concittadini da un folle armato di fucile.
 
Il Governo e molte Regioni non riconoscono il nostro ruolo, ignorano i rischi che corriamo insieme ai colleghi statali, o fanno finta di ignorarli, e ancora una volta si burlano di noi.
Se il Governo vuole avere vigili urbani, che sia coerente e ci faccia essere in tutto e per tutto impiegati comunali!!
 
 
 
Massimo Fagnoni delegato SULPL Bologna

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