sabato 21 marzo 2015

LIBERA a Bologna





Oggi LIBERA è approdata a Bologna e non so quanti erano centomila, duecentomila, però so una cosa erano di una bellezza folgorante, erano giovani anche quelli come me che giovani non lo sono più, erano pacifici, civili, e c'erano tutti, scolaresche, boyscout, colleghi della Polizia Locale, associazioni di volontariato, parenti delle vittime di mafia, molte vittime di mafia, molti parenti.
Poi ci saranno quelli che diranno che anche dietro a LIBERA ci sono speculazioni e interessi, ci saranno quelli che cercheranno di infangare l'impegno di Don Ciotti, ci saranno, ci sono sempre stati e se fossi un fervente cattolico vi direi che ci sono e ci saranno le forze del male, quelli che stanno dalla parte sbagliata, che non hanno pietà e che ancora una volta vogliono vincere e fare prevalere diavoli e demoni, ma la realtà è quasi peggiore, perché se si muore in maniera meno spettacolare di mafia, forse è anche perché la mafia è tranquilla, occupa le stanze giuste quelle del potere, arriva ovunque, controlla appalti e consigli comunali, regionali, decide, amministra, dà lavoro e lavoro toglie.
Poi ci sono quelli come Don Ciotti che raccontano di una speranza, loro tolgono alla mafia per raccontare ai giovani che una speranza di lavoro e di riscatto esiste, espropriando alla mafia per creare lavoro, opportunità di crescita, e i giovani lo seguono, speriamo che lo Stato lo protegga.
Come diceva Dalla Chiesa, per sconfiggere la mafia bisogna scendere per le strade e Don Ciotti l'ha capito, non togliamo la speranza ai nostri figli di un Italia migliore che non ci faccia vergognare di essere italiani.





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