domenica 5 agosto 2012

13 assassini





Per i particolari tecnici di questo pregevole film ippobritannico rimando alla valida scheda tecnica allegata di seguito 13 assassini .
Per il resto le mie modeste considerazioni.
Conosco poco della cultura giapponese e i miei rapporti con tale mondo si limitano ai molti anni di frequentazione di una storica palestra di karate bolognese.
Forse per questo aggancio con la filosofia del samurai, e l'onore prima di tutto e lo spirito di sacrifico, ricordo da giovane come fossi affascinato dal cinema di Kurosava regista giapponese del quale ricordo due capolavori, Rashomon e I sette samurai.
Di quest'ultimo film fu realizzato il remake nel 1960 in America.
Gli ultimi film del regista che io ricordi sono Dersu Uzala del 75  e Kagemusca del 1980.
Meno interessanti dei primi due.
I samurai di 13 assassini sono intriganti, proprio perché fuori contesto, vanno verso il loro destino con una sorta di fatalismo che mi ricorda Il mucchio selvaggio di Peckinpah.
In un Giappone medioevale dove gli shogun, dittatori militari, dominavano il Giappone, un piccolo gruppo di samurai affronta uno di questi signorotti in una battaglia epica e spettacolare, dove l'unico obiettivo sembra l'auto annientamento dei partecipanti.
Anche in questa sequenza lunga le affinità con la scena finale di mucchio selvaggio sono molte.
Bellissimi i combattimenti con le armi bianche giapponesi.
Scarni ed essenziali i dialoghi.
Consigliato agli amanti del cinema giapponese.
Sembra che l'episodio sia davvero avvenuto.
Come una battaglia cruenta e brutale nella storia diventi una nota a piè pagina.
Un puntino insignificante nel definitivo storico.

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