sabato 30 dicembre 2023

Bologna non c'è più ... in edicola


 

Bologna non c'è più è arrivato in edicola il 28 dicembre 2023 grazie alla Gazzetta dello sport, all'interno di una collana di quaranta titoli della Fratelli Frilli Editori e a una collaborazione fra la Casa Editrice e il quotidiano sportivo.

Per me è una doppia soddisfazione, uno dei primi titoli usciti sempre in edicola è Il silenzio della bassa il 5 luglio di quest'anno.

Bologna non c'è più nacque come un progetto personalissimo legato alla mia idea sul terrorismo nostrano.

Sono cresciuto in Emilia, terra di partigiani e gente spiccia e negli anni settanta ero un adolescente travolto dalla violenza terrorista.

Arrivato alla maturità ho deciso di scrivere una storia che affrontasse le suggestioni soggettive legate al fenomeno.

In seguito al sodalizio con la Fratelli Frilli decisi di coinvolgere Trebbi in un'indagine su una pista terroristica e nacque Bologna non c'è più.

Se non avete trovato il titolo in edicola vi consiglio di cercarlo qui

Oppure su Amazon.

Se invece volete una copia dell'ormai esaurito Il silenzio della bassa, potete ordinarlo qui

sabato 23 dicembre 2023

Bilancio di fine anno ... i racconti ... Note Noir


 


La mia collaborazione con la Casa Editrice Fratelli Frilli risale al 2014 ormai quasi dieci anni.

Con loro è nata l'idea di un personaggio seriale dai tratti ruvidi e bolognesi bene caratterizzati da Galeazzo Trebbi.

Dal 2017 ho contribuito, con i miei racconti, alla collana dedicata a Marco Frilli e sopra potrete ascoltare l'incipit del mio ultimo racconto, Un giorno dopo l'altro, titolo della famosa canzone di Tenco.

Il mio scrivere risente del passare del tempo e ammetto che diventa a tratti nostalgico e meno cinematografico, è la fortuna di scrivere per il piacere di farlo, per il piacere di raccontare liberamente senza condizionamenti.

Note Noir lo potete trovare qui


venerdì 22 dicembre 2023

bilancio di fine anno i racconti ... Sound Crime


 


Ogni anno mi capita di ricevere inviti per partecipare a una raccolta di racconti e accetto sempre volentieri perché i racconti sono un'ottima palestra, mi piacciono e mi permettono di esercitare il dono della sintesi.

Prima raccolta del 2023 è Sound Crime, dovevo scrivere una storia nera che avesse come denominatore comune la musica.

La musica compone ogni attimo della mia vita e mi accompagna da sempre, quindi ho accettato la sfida e il titolo del mio racconto è Chicago, la famosa canzone di Crosby, Stills, Nash e Young.

In questo racconto molto passato, come sempre, del resto è la componente più importante della mia vita, molto passato, un presente da giocare ogni giorno e un futuro in caduta libera.

Sopra potrete ascoltare l'incipit del racconto 

giovedì 21 dicembre 2023

Noi scrittori di periferia ... bilancio di fine anno 2023 prima parte









 Inizio scrivendo di un anno relativamente tranquillo come scrittore.

In primavera è uscito il mio ultimo romanzo Mentre Bologna dorme ultima avventura del maresciallo Greco che conclude una saga iniziata nel 2010 con Belva di città.

Greco però non scompare, tornerà nel prossimo romanzo dedicato a Trebbi investigatore, una partecipazione significativa nella sua nuova indagine.

Parliamo un attimo di Trebbi, alcuni affezionati lettori mi chiedono come mai nel 2023 non sia uscito il consueto appuntamento con il vecchio e ruvido investigatore.

Trebbi si è preso una pausa insieme al sottoscritto, ma vi assicuro che tornerà prima o poi, anche perché ci sono già tre romanzi nel cassetto da correggere e mandare in stampa.

Quest'anno invece ho partecipato, come tradizione alla raccolta di racconti dedicati a Marco Frilli, che si intitola Note Noir.

Ho partecipato a un'analoga raccolta di racconti intitolata Sound Crime su invito dell'amico Dario Brunetti.

E su queste due raccolte seguiranno i due incipit nel prossimo post.


mercoledì 15 novembre 2023

Pronto Soccorso Ospedale Maggiore Bologna domenica sera


 

Domenica 12 novembre 2023.

Ci chiama mia suocera, sta male.

Telefono al 118 e arriviamo a casa sua insieme all'ambulanza.

Ci accoglie un'infermiera preparata, empatica, rassicurante.

Trasportano mia suocera ottantenne al Pronto Soccorso del Maggiore dove giunge intorno alle 20,30.

Al triage ci accoglie un'altra infermiera, bravissima, somministra un antidolorifico all'anziana che viene parcheggiata sulla lettiga in una grande sala piena di altri pazienti ... in attesa.

Mia suocera verrà presa in carico per le cure necessarie alle 6 del mattino successivo, e poiché non c'erano letti al Maggiore verrà ricoverata, su nostra richiesta, a Bentivoglio intorno alle 17 di lunedì.

Alcune veloci riflessioni.

Il personale medico e gli operatori socio sanitari si sono comportati in maniera professionale e attenta, nonostante l'immane mole di lavoro.

Ho diverse perplessità invece sulla struttura e sull'organizzazione.

La sala d'aspetto del Maggiore, dove ho trascorso la notte, è piccola, occupata da senza fissa dimora che dormono, bivaccano e da altri che entrano ed escono continuamente per utilizzare i servizi igienici che sono sporchi, per ricaricare i loro cellulari contribuendo ad appesantire l'atmosfera  già opprimente, e rendendo l'aria spesso irrespirabile.

Un luogo già angosciante per i parenti in attesa è reso ancora più faticoso per le condizioni nelle quali è lasciato, mi sono sentito ostaggio della situazione.

Il Pronto Soccorso lo conosco bene, l'ho frequentato per lavoro durante la mia carriera di agente della polizia locale, e purtroppo, l'ho frequentato per motivi familiari, ma è la prima volta che devo riscontrare una situazione che va oltre ogni immaginazione.

Ho avvertito un senso di impotenza condiviso da tutti, dai parenti in attesa. dai pazienti parcheggiati per ore senza la possibilità di essere curati, dal personale, probabilmente  sotto numero o assediato da una mole di lavoro troppo elevata, il tutto all'interno di una struttura che ho trovato inadeguata.

Ho cercato di condividere le mie perplessità con conoscenti e amici e tutti mi hanno risposto con frasi rassegnate, non c'è niente da fare, è così ovunque.

Credo sia giusto, invece, come cittadino che paga le tasse, richiedere servizi adeguati e non in continua emergenza, non dobbiamo rassegnarci a questa pericolosa deriva.

mercoledì 8 novembre 2023

Per Elisa


 Ho visto le prime quattro puntate di Per Elisa su Rai Play.

Premessa la Rai 2023 è forse la peggiore Rai della mia vita, sta affondando fra cali d'ascolto, fuga di telespettatori, informazioni imbavagliate.

La Rai è sempre stata portavoce del potere, con spartizioni politiche continue e imbarazzanti a destra e sinistra, ma quest'anno ha raggiunto vette eccelse nella mala gestione della cosa pubblica che purtroppo anch'io devo pagare.

Premesso ciò, ogni tanto qualche prodotto di qualità fa capolino nel tristissimo palinsesto, è questo il caso di Per Elisa, drammatica ricostruzione di uno dei casi più drammatici e controversi di cronaca nera avvenuti nel nostro misero paese.

Io lo ricordo bene perché quando esplose  nel 2010, data del ritrovamento dei suoi resti in una chiesa di Potenza, seguii con attenzione il caso, e ancora prima la lotta della famiglia dalla sua scomparsa avvenuta nel 1993.

Un caso terribile di insabbiamenti e collusioni, con una forte intrusione della curia di allora e depistaggi, un malaffare tutto italiano.

la ricostruzione è un pugno allo stomaco, gli attori sorprendenti, da Oscar l'interpretazione dell'attore che impersona Danilo Restivo. Giulio della Monaca, bravissimo.

Se siete troppo sensibili ve lo sconsiglio.

Un bel tuffo nel peggio del peggio.

Su Rai Play, a breve le ultime due puntate.

domenica 29 ottobre 2023

Mentre Bologna dorme in Ghiacciaia



 

Ieri, in una giornata di fine ottobre fin troppo calda, ho presentato il mio ultimo romanzo, Mentre Bologna dorme, nel giardino attiguo alla ghiacciaia Lambertini Mattei, in via Bertocchi 24 a Bologna.
Sopra potete ammirare un'immagine del luogo e ascoltare Pizzocchi che racconta alcune cose in merito alla costruzione.
La presentazione è andata meglio del previsto, un pubblico attento, curioso e stimolante.
Ho conosciuto le persone che hanno deciso di unirsi in associazione per acquistare e preservare un luogo dove il tempo sembra essersi fermato.
La ghiacciaie servivano per conservare gli alimenti, per chi poteva permetterselo, e questa risale al 700.
Pezzi di storia locale, frammenti di memoria.
Alla fine scrivere per me è utile per fermare ricordi, ricreare attimi e non perdere la memoria di me stesso, quindi mi sono sentito in sintonia con queste persone che si battono per salvaguardare un luogo della memoria collettiva.
Se volete saperne di più cliccate qui.
Se volete aiutare  l'associazione invece qui troverete tutte le informazioni utili.
 

martedì 24 ottobre 2023

I bastardi di Pizzofalcone


 

Lo ammetto, non ho mai letto De Giovanni, scrittore napoletano di successo, però lo conosco perché da bravo video dipendente ho visto tutte le stagioni della fiction ambientata a Napoli.

Fra tutti i prodotti italiani ambientati a Napoli e crime o polizieschi, continuo a non capire cosa, per me, non funziona.

Il cast è a un buon livello, fra tutti apprezzo molto Massimiliano Gallo, anche se il pezzo da novanta della serie dovrebbe essere Gassmann.

Eppure ... non capisco se il problema è la sceneggiatura, o la regia, ma per me è proprio la mancanza di realismo, fondamentale per una fiction poliziesca.

Pensate alla Squadra, serie epica stroncata in divenire, ebbene I bastardi di Pizzofalcone, non mi emozionano, non riesco ad affezionarmi a un solo personaggio, trovo stucchevole il rapporto fra l'ispettore duro e puro e la pm bella e bionda, poco credibile il team che compone il commissariato,  ridicolo il ruolo del pensionato che torna in servizio per scoprire cosa è accaduto all'ispettore Lojacono rapito, in una parola, non mi prende, come mi prendeva la Squadra, o altre serie simili girate a Napoli.

Rimane la bellezza di Napoli, la bravura di alcuni attori, ma devo ammettere che fra questa serie e  quella tratta dai romanzi di Manzini, Rocco Schiavone, corre un abisso.

Quindi non c'entra nemmeno il realismo, forse è solo una questione di suggestioni e per me qui non ce ne sono.

Potete vedere la prima puntata della quarta stagione su Raiplay

giovedì 19 ottobre 2023

Un'estate fa


 


Un' estate fa, che cita una canzone di Michel Fugain, interpretata nel tempo da vari cantanti italiani fra i quali Califano e Mina, dicevo questa fiction made in Sky racconta di un'estate degli anni novanta.

Io ero già grandicello in quel periodo, però a pensarci sembra passato remoto.

La fiction si muove su due piani temporali vissuti dal protagonista, un sempre bravo Lino Guanciale, che non riesce a interpretare ruoli leggeri e anche qui dialoga con i morti.

Giocando su una sua particolare amnesia la fiction salta dal presente al passato con grande disinvoltura, e devo ammettere che mi sta piacendo, forse perché rivedo aspetti del mio passato, della mia giovinezza e posso riascoltare la musica degli anni 80 e 90, la migliore a mio parere.

Un'estate fa è un cold case, e si muove sul filo della memoria delle cose perdute. la qualità dei personaggi è accettabile, anche degli attori più giovani, c'è la bellissima e brava Pandolfi e diversi attori di razza.

Mancano due puntate alla conclusione delle otto.

Come scrivevo all'inizio, su Sky

mercoledì 11 ottobre 2023

Ascolta i fiori dimenticati


 

Ho visto su Prime video "Ascolta i fiori dimenticati" tratto dall'omonimo romanzo di successo che non ho mai letto.

Lo sottolineo sempre, però mi rendo conto che un romanzo come questo non lo avrei mai letto, non mi avrebbe attirato la trama, eppure trasposto in fiction ecco che tutto cambia, forse per la modalità di fruizione, più veloce e immediata.

Si svolge in un'Australia densa di colori, per noi europei solo immaginabili, è una storia tutta al femminile, come si può intuire dall'immagine di copertina.

Si parla di violenza domestica, quella più subdola e terribile perché perpetrata da chi dovrebbe essere la persona della vita che spesso diventa un mostro dal quale è difficile sfuggire.

Non c'è la solita retorica inutile delle scarpette rosse, ma storie vere, donne autentiche, violenze realistiche.

Personaggio principale una bambina poi diventata donna, Alice interpretata dalla bravissima Alycia Debnam, bambina che perde entrambi i genitori in un incendio e si ritroverà a crescere con una nonna faticosa, interpretata dalla magistrale Sigourney Weaver.

Non vi svelo altro, musiche bellissime. fotografia strepitosa, belli i personaggi.

Sette episodi su Prima video


martedì 3 ottobre 2023

Il sol dell'avvenire


 

Ho visto finalmente Il sol dell'avvenire, ultimo film di Nanni Moretti.

Per chi non mi conosce, ho visto tutti i suoi film e li ho amati. 

La sua narrazione della vita, compone, in parte, la mia formazione e le cose che prediligo, insieme ai film di Woody Allen, alla saga di Guerre Stellari, al romanzo "Lo zen e l'arte della manutenzione della motocicletta, o la saga di Dune e potrei andare avanti con un composito elenco di film, romanzi e serie televisive e musica.

Questo non è un film che rimarrà fra i più iconici della sua produzione, però alcune chicche mi hanno colpito, come alcuni autori musicali, fra i quali ancora una volta spicca Battiato.

Il film è un intreccio di racconti mescolati, e come sempre la vita vera o presunta di Moretti diventa comune denominatore delle diverse scene.

Nanni sta diventando vecchio, ho pensato alla fine, insieme a me, per fortuna.

Lui rimane eternamente giovane in Ecce Bombo, salvifico in Caro diario, complice intellettualmente in quasi tutti i suoi film.

Non riesco a immaginarlo vecchio o a fine corsa.

Come non riesco a immaginare me stesso nella medesima situazione.

Ma il tempo non concede sconti e allora ben venga il suo finale, in quella colorata massa di personaggi che si muove verso un qualche tipo di avvenire e in mezzo a loro mi sono sentito anch'io, perché in realtà noi non invecchiamo, ci trasformiamo in qualcosa d'altro, e non è detto che sia per forza un male 

martedì 26 settembre 2023

La mia prediletta

 



Serie tedesca, classico thriller, se siete ansiosi o in un periodo di fragilità ve la sconsiglio.

Prende spunto da fatti realmente accaduti ma non è una vicenda reale.

Il tema è quello dei rapimenti nei quali il sociopatico di turno decide che una donna deve diventare sua per tutta la vita, quindi la rinchiude in un luogo oscuro e le impartisce le sue regole.

La cosa terribile di questa serie è il senso di impotenza, la rabbia e la frustrazione che l'abile sceneggiatura induce nello spettatore.

Non vi svelo nulla di più perché è fondamentale scoprire la trama puntata dopo puntata verso la conclusione.

Sei puntate belle tirate, i personaggi sono interessanti, ma è l'atmosfera claustrofobica a farla da padrone.

Su Netflix 

domenica 17 settembre 2023

Le vacanze di Maigret

 



Simenon conosceva bene Les Sables-d'Olonne una piccola località marittima in Vandea.

Trascorse almeno due periodi in quel posto e l'ultimo nel 1944 dove rimase fino alla fine della guerra.

Sostengo da sempre che è necessario conoscere i luoghi nei quali si svolgerà il nostro romanzo e so che molti non la pensano come me, pazienza.

Come scrivevo a proposito di Hakan Nesser, invecchiando apprezzo di più la scrittura riflessiva, descrittiva, magari anche cupa, ma d'atmosfera, ecco la definizione giusta ... come la Vecchia Romagna.

E leggendo di Maigret in vacanza mi sembrava di vedere Gino Cervi che con passo pesante si aggirava per le viuzze del paese bevendo bianchini in ogni bar.

Il romanzo è breve e si legge in un battito di ciglia, un piccolo capolavoro dove dalle prime pagine Simenon lascia intuire chi sia l'assassino per costruire poi con eleganza la trama.

Simenon continua a vivere nei suoi scritti, anzi non lui ma il grande Maigret.


sabato 16 settembre 2023

grande fratello ... fine corsa?

 



Chi mi segue abitualmente non guarda il GF, lo so, ma alcune considerazioni per me sono d'obbligo quest'anno.

Il GF è un'istituzione nel nostro sgangherato palinsesto televisivo e negli anni ha rappresentato il meglio e il peggio del trash nell'immaginario collettivo, superato nel tempo da altri prodotti certamente peggiori dall'isola dei famosi (poco) a temptation island.

Dal GF sono usciti anche alcuni attori (pochi in realtà) fra i quali il compianto Taricone.

Ma storia a parte, quest'anno con il nuovo corso Mediaset, tutto incentrato sulla qualità, il GF è partito con il freno tirato, e lo stesso Signorini sembra il fantasma di se stesso.

Non è possibile fare un GF di qualità rimpinzandolo di contenuti alti perché è una contraddizione e l'opinionista non può essere una giornalista seria e compunta, ci vogliono personaggi come la Bruganelli, Pupo, persino la Berti, altrimenti il pubblico non si diverte.

Provate a immaginare uno spettacolo al Colosseo di gladiatori educati e civili quanto sarebbe durato.

Prevedo la fine del programma e se mi sbaglio correggetemi.


giovedì 14 settembre 2023

il ragazzo che sognava Kim Novak



A proposito di letture estive vi consiglio Hakan Nasser che da alcuni anni mi accompagna nelle mie vacanze siciliane.

Purtroppo sto esaurendo i suoi romanzi che amo particolarmente in questa fase della mia vita. Mi rendo conto di appezzare sempre di più la narrativa di genere con forti tratti esistenziali.

Invecchiando lo splatter e l'azione lasciano il posto alla costruzione dei personaggi e alle atmosfere sia in ciò che leggo che in ciò che scrivo.

Il ragazzo che sognava Kim Novak mi ricorda vagamente Stand by me di Stephen King.

Anni 60, due adolescenti svedesi trascorrono l'estate in un villaggio affacciato su un lago, la loro quotidianità sarà sconvolta da quello che definiscono il fattaccio.

La storia raccontata dal protagonista in prima persona ha un'evoluzione perfetta, ricostruisce un periodo simile a tanti adolescenti di quel periodo storico.

Mi è piaciuto molto, ve lo consiglio.
 

sabato 19 agosto 2023

la chimica della morte


 La chimica della morte è la nuova serie, inglese, di Paramount tratta dai romanzi di Simon Beckett che non conosco. Ha come protagonista Harry Treadaway, visto già in The CrownSamuel Anderson e Jefferson Hall (Game of Thrones). Scritta da Sukey Venables Fisher, è diretta da Richard Clark, regista di Doctor Who.


Fino a qui alcune informazioni per chi non conosce la serie e i romanzi. Nel video che allego la mia breve video recensione e una riflessione:
Non ho potuto condividerla su tik tok perché la piattaforma tritatutto considerava il contenuto troppo hard.
L'ipocrisia di questi social media è sconcertante, tik tok diffonde immondizia a piene mani ma guai mostrare alcune sequenze di una fiction che chiunque può guardare su YouTube.
Come spiego nel video la serie è interessante anche se sfrutta alcuni cliché, il protagonista devastato da una tragedia personale irrisolvibile, la descrizione morbosa della decomposizione dei corpi, le atmosfere inglesi sempre suggestive.
Però nel complesso avvince, spero nella seconda stagione

venerdì 18 agosto 2023

Il silenzio della bassa e Bologna non c'è più su Spotify


 

Navigo in rete, è il mio modo di distrarmi, perché scrivere è fatica, come fare ginnastica, ci vuole metodo, anzi ci vorrebbe, il mio metodo è mettersi a tavolino e scrivere, fino alla fine della pagina o del paragrafo.

E vagando in rete capito su Spotify, la piattaforma che utilizzo per ascoltare musica e digito il mio nome, così fra narcisismo e noia e ... meraviglia appaiono i miei due audiolibri, Il silenzio della bassa e Bologna non c'è più.

Quindi vi passo l'informazione.

Se conoscete Spotify potete ascoltare i miei due romanzi anche lì, non ho ben capito se con la versione free o quella premium.

Provare per credere

martedì 15 agosto 2023

Michela Murgia e la paura delle donne




 

Non conosco gli scritti di Michela Murgia, lo ammetto.

Però conoscevo il personaggio pubblico anche se non ho mai seguito la sua carriera, ne ammiravo il coraggio e la lucidità intellettuale.

Pochi giorni fa, incuriosito da un articolo su Repubblica che rimandava a un suo intervento televisivo sul tema della paura ho deciso di guardare il contributo che potete vedere su Raiplay e sono rimasto incantato dalle sue parole, dalla sua visione, dalla potenza del suo eloquio che con pacatezza esponeva concetti che tutti magari possediamo ma che non riusciamo a interiorizzare o lo facciamo solo superficialmente.

Ieri è morta una ragazza di 21 anni massacrata da un uomo a coltellate.

Lei ci parla della paura delle donne, dell'incapacità tutta maschile di capire quella paura, e di una società che continua a muoversi su binari paralleli e non incrociabili.

Vi lascio il video.

Per me lei vivrà per sempre in quel video e nel coraggio di una intellettuale che ha perseguito fino all'ultimo i suoi obiettivi che non erano solo suoi ma di tutte le donne.

domenica 13 agosto 2023

Perché si scrive

 



Dopo avere visto la puntata dedicata alla paura con l'intervento della compianta Murgia, su Raiplay, ho guardato, soprattutto per curiosità, i trenta minuti di Alessandro Piperno, scrittore di successo e professore universitario.

Mi incuriosivano alcune tracce del suo intervento che rimandavano alla paura di scrivere.

Piperno mi ha regalato alcuni spunti e per la prima volta, con tutti i distinguo del caso, mi sono sentito solidale e vicino ad uno scrittore famoso.

Perché si scrive? Che senso ha?

Per lui sicuramente il senso potrebbe stare interamente nelle 200000 copie vendute del suo primo romanzo, e nei vari premi e riconoscimenti, e denari ricevuti.

E per uno come me?

Cosa mi spinge ancora a scrivere?

Lui mi ha fornito la risposta che già conoscevo e che mi ha avvicinato al suo pensiero.

Si scrive per fermare il tempo, per sottolineare le situazioni, per fotografare i sentimenti, per ingannare la morte, e per dare un senso al nostro vivere.

Certo se diventassi ricco e famoso e vincessi lo Strega, sarei sicuramente più motivato a coltivare questa insana passione, ma in ogni caso in ciò che ho scritto, e che solo io potevo scrivere, c'è la mia essenza, la mia anima e il mio lascito in questo tempo, breve, spesso insensato e terribile che compone la nostra vita.

Vi consiglio la visione su Raiplay



martedì 8 agosto 2023

Il silenzio della bassa ... la mia prima sceneggiatura


 



Il silenzio della bassa rimane nel tempo il romanzo di maggiore successo e diffusione, praticamente esaurito è risorto a nuova vita prima con il Giornale, alcuni anni fa, e ultimamente (5 luglio 23) con La Gazzetta dello sport.

Lo potete ascoltare anche con Audible e direi che grazie a Frilli ha ricevuto grande pubblicità e diffusione in tutta la penisola.

Manca solo la realizzazione del sogno, vederlo trasformato in immagini.

Probabilmente rimarrà un sogno, ma del resto la vita che cos'è, nella migliore delle ipotesi, se non un sogno a occhi aperti.

Ho trovato uno sceneggiatore e ci stiamo lavorando.

La sceneggiatura sarà pronta nei primi mesi del 2024, poi cercheremo un regista di buona volontà.

Volontari cercasi.

Potete scrivermi:

maxfag59@gmail.com.

Non chiedetemi denari però, sarebbe tempo perso.