giovedì 2 marzo 2017

RESIDENT EVIL VII



Non so se avete mai visto il film non aprite quella porta, io credo di essere arrivato ai primi 5 minuti per poi decidere che davvero non volevo aprirla.
Resident Evil 7 è quella porta che no, non vorresti mai aprire, perché lo sai che oltre troverai orrore, morte e disperazione in abbondanza.
Il gioco non è semplicemente un survival game, è un incubo a occhi aperti e in alta definizione, i mostri non muoiono solo possono essere rallentati ma poi si riformano e ti vengono a cercare, gli obiettivi sembrano quasi delle prese in giro, tu vorresti molto scappare da quella casa fatiscente e appiccicosa di umori, vermi scarafaggi e mostri, ma fuori c'è solo una desolante palude, e un'atmosfera senza speranza.
Resident Evil torna alle origini e si ripropone con la bellezza dell'alta definizione e ogni gradino verso una possibile conclusione è faticoso, frustrante, angosciante.
Gli indovinelli sono abbastanza semplici e i salvataggi come da tradizione potrai farli solo in luoghi precostituiti in un mangiacassette stile anni settanta.
Mi piace il gioco?
Realizza il suo obiettivo, intrattiene, cattura, fa arrabbiare, muove la testa e fa battere il cuore.
Uno dei motivi per i quali mi perdo ancora nei giochi è proprio questo, e un consiglio, se avete il cuore debole, non aprite quella porta

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