giovedì 17 novembre 2016

Polizia Locale ... pubblico impiego ... rinnovo del contratto



Quella che vedete sopra è l'emblematica immagine di uno dei tanti momenti di lotta che ci ha visti protagonisti, come operatori della Polizia Municipale bolognese in una delle più lunghe ed estenuanti battaglie del Corpo  in tutta la sua storia.
Ho scelto quella immagine perché credo che dovremo ancora scendere in piazza a livello nazionale mostrando perlomeno la nostra schiena, la nostra indignazione.
Oggi ho intercettato per caso un brano di un question time alla camera dove alcuni parlamentari con poca convinzione chiedevano alla ministra Madia un aggiornamento sulla nostra situazione contrattuale, sto parlando del pubblico impiego.
Lei ha snocciolato cifre e stanziamenti.
Io non sono nessuno, un piccolo delegato sindacale SULPL e un agente della municipale bolognese e vi dico come la vedo.
Il mio contratto è fermo al 2009, insieme al mio stipendio. Non essendo un vero poliziotto non mi hanno dato nemmeno gli 80 auro attribuiti alle vere forze dell'ordine, che la Madia ha dichiarato dovranno per loro diventare definitivi, non solo, avendo uno stipendio al limite della povertà all'inizio del 2016 mi hanno dato gli 80 euro in busta, perché un programma di calcolo aveva stabilito che ne avessi diritto, poi a metà anno me li hanno tolti ... il programma si era sbagliato.
Non ho la causa di servizio e mi chiedono perché non ho più voglia di andare per strada.
Il governo aveva stabilito che si potevano sbloccare gli incentivi legati alle progressioni economiche a patto che ci fossero i fondi e infatti in molte regioni non sono stati erogati.
Il nostro mestiere è vocazionale ci raccontano da sempre, ma siamo professionisti non martiri da dare in pasto ai leoni e nemmeno agnelli sacrificali.
Colleghi, compagni, amici, in questo momento ci stanno come al solito chiedendo la fiducia, ci chiedono di esprimere con un voto la nostra opinione su Costituzione e governo.
Non ci corteggiano nemmeno, forse non hanno bisogno dei nostri 60000 voti.
Allora ripaghiamo l'indifferenza con l'indifferenza, voltiamo la schiena a chi ci ignora sistematicamente, è l'unica arma che abbiamo, facciamogli capire quanto siamo indignati, come operatori di polizia locale, come dipendenti pubblici, come cittadini italiani.

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