giovedì 1 settembre 2016

trasporto passeggeri Emilia Romagna ... Bologna non c'è più


Non utilizzo i mezzi pubblici anche se potrei farlo gratis a Bologna.
Ricordo un periodo remoto della mia vita nel quale un'amministrazione lungimirante e sicuramente più ricca non faceva pagare l'autobus, credo che durò poco.
Oggi ho accompagnato mia figlia a fare l'abbonamento mensile under 27 terza zona extraurbano.
Le avevo acquistato un city pass zona tre e quando ho capito che con 23 euro e 50 puoi fare solo 10 corse ho ripiegato sull'abbonamento. Lei vive fuori Bologna e le serve il bus per frequentare l'università.
Nella mia giornata di ferie dedicata alla figlia avevo diversi programmi, poi giunti alla stazione delle corriere in piazza XX settembre ho dovuto modificarli, davanti a noi c'erano in sudata attesa almeno 90 persone di tutte le razze e le religioni, cittadini onesti che hanno deciso di fare l'abbonamento alla Tper.
Ho lasciato mia figlia in quella sorta di purgatorio sporco e puzzolente e mi sono diretto a piedi in via Lame, all'altro punto vendita della Tper.
Dopo una scarpinata di venti minuti di buon passo ho trovato altre 100 persone circa stipate in un locale con aria condizionata che faticava a rendere la situazione più accettabile.
Sono tornato in piazza XX settembre, ci abbiamo messo un ora e mezza per il nostro abbonamento, costato 48 euro.
Cosa è successo alla azienda trasporto bolognese?
Cosa ha smesso di funzionare?
Gli impiegati dietro lo sportello non hanno mai staccato, affaticati e stressati ce la mettono tutta per mandare avanti il servizio.
Apprendo dalla persona che ci fornisce l'abbonamento che non sono nemmeno dipendenti Tper.
Penso ai nostri autobus stipati, ai continui borseggi, ai tanti che non pagano, ai disservizi.
E' dura essere cittadini corretti, non solo il servizio costa ed è scadente, è faticoso anche potervi accedere.
Penso agli autobus di Londra, dove quando sali devi mostrare all'autista il titolo di viaggio o scendere.
Differenze culturali, differenze sociali, diversa idea di servizio pubblico.
Vogliamo spacciarci per paese europeo, ma oggi in piazza XX settembre sembrava di essere in una fatiscente stazione di un qualsiasi paese sottosviluppato.
Se non ci credete fateci un giro.

Nessun commento: