venerdì 1 luglio 2016

Nicolò Fabi. Ha perso la città




Bravo Nicolò Fabi, devo cominciare ad ascoltarlo con più attenzione perché la delicatezza e l'eleganza sono valori aggiunti e lui ti entra nella testa e ti racconta una storia mai  o scontata, le sue canzoni sono riflessioni e le sento vicine alle mie.
Bologna non c'è più, perché non c'è più la città come la si intendeva in un tempo nel quale le città progressiste erano modelli culturali, sociali, le città emiliane quelle dei migliori asili del mondo.
La città, la nostra idea di città perfetta o perfettamente in armonia con le nostre idee, sta scomparendo, si sta giustamente globalizzando, uniformandosi alla melma mondiale e allora la ristorazione va bene basta che ti riempia la pancia, bene i ristoranti giapponesi che poi sono gestiti da cinesi e ti propongono un menù che va dalle lasagne al sushi, e puoi trovare tutto nei wako con pochi euro, a volte anche un bel mal di pancia.
Le nostre città sempre meno nostre, i luoghi di incontro, il modo di concepire la socializzazione, la scomparsa dei cinema nei centri storici sostituiti dalle multisala, la scomparsa dei negozi sostituiti dai centri commerciali.
La città ha perso, noi abbiamo perso e forse è per questo motivo che ho deciso di vivere nella bassa.
Vi consiglio video e canzone merita.

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