giovedì 21 luglio 2016

American Psycho ... riletture estive



Complice la programmazione estiva di sky ho rivisto American Psyco, dignitosa trasposizione del romanzo  di Bret Easton Ellis record di incassi quando uscì nel 1991 e record di polemiche che suscitò in tutti gli ambienti culturali dell'epoca.
Il film del 2000 rende in maniera intelligente l'assoluta freddezza del personaggio, la sua incapacità di provare il minimo sentimento:

Ho tutte le caratteristiche di un essere umano: sangue, carne, pelle, capelli; ma non ho una singola, chiara, identificabile emozione, a parte l’avidità e il disgusto

Emerge il distacco psicotico dal contesto sociale nel quale vive immerso in un'ossessiva ricerca della perfezione estetica in un mondo dove solo la superficiale soddisfazione dei bisogni materiali detta le leggi del vivere comune.
Estremamente indicativa dell' intenzionalità del film è la nevrotica ostentazione dei biglietti da visita, oggi ormai quasi vintage, per affermare attraverso la loro perfezione lo status symbol dei diversi protagonisti, ed è per un biglietto da visita, nel film, che il protagonista decide di uccidere uno dei suoi colleghi.
Il libro e in maniera minore il film suscitarono polemiche a non finire sull'ostentazione della violenza, ma in realtà il romanzo fu come non mai profetico dell'attuale modo di vivere, comunicare, socializzare e interiorizzare la realtà.
Tutto allora passava attraverso l'esplicitazione dell'apparire piuttosto che dell'essere, non era importante avere un'anima, ma un Armani, un Gucci, un Rolex, il taglio di capelli all'ultima moda, l'occhiale di marca, gli addominali scolpiti, l'alimentazione equilibrata.
Oggi se ci pensate, basta avere una buona connessione, un numero decente di mi piace nella pagina di facebook, un numero accettabile di contatti, l'ultimo modello di iphone, e adesso l'app per andare a caccia di pokemon.
La violenza invece è in espansione più che mai, dentro e fuori la famiglia, in qualsiasi contesto sociale, dallo stadio alla scuola, è senza limiti, senza confini, si bruciano ex fidanzate, si ammazzano i figli e si buttano nei cassonetti, si stupra in gruppo o in solitaria e il povero Bateman fa quasi tenerezza nella sua totale indifferenza nei confronti degli altri esseri umani.
Oggi si butta l'acido in faccia a quasi sconosciuti, così per noia, si decide di uccidere un compagno di giochi erotici per sfizio e potrei andare avanti fino a stancarmi nell'elencazione dell'orrore, con la nuova moda, infine, dei kamikaze islamici spesso prodotti anch'essi del nulla che pervade la rete.
American Psyco, rimane un romanzo interessante perché descrive i tempi moderni sempre più pervasi dal male che ci sta portando alla rovina, una totale perdita di passione per la vita, la nostra e quella degli altri.


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