venerdì 22 gennaio 2016

Quo Vado



Ho visto Quo Vado, ultima fatica di Luca Pasquale Medi, in arte Checco Zalone.
L'ho visto in rete.
Non ho idea delle polemiche legate alla pellicola.
Credo che l'unica cosa da dire di questo film è questa. E' un brutto film, non risponde all'unico requisito basilare per un film comico, non fa ridere.
Racconta banalità sul posto fisso, sfrutta i luoghi comuni e non è un caso che piaccia a Renzi nei giorni del varo delle nuove norme di controllo dei cosiddetti furbetti.
Anche la canzone che sta già spopolando in radio, La prima repubblica, è di una bruttezza desolante, una brutta imitazione di una canzone di Celentano, del quale lui è un abile imitatore.
E sarebbe tutto nella norma se non ci fosse un dettaglio detiene il record d'incassi come film italiano in questo gennaio 2016 e anche questa non è una novità.
Il pubblico italiano vuole Checco Zalone, si compiace della mediocrità dell'italiano medio, ride dei luoghi comuni su posto fisso e dipendenti pubblici, sicuramente si diverte sbeffeggiando il concittadino al sicuro della sua professione di servitore del Stato e della pubblica amministrazione perché i difetti sono sempre degli altri, i fancazzisti sono sempre gli altri, i cattivi cittadini sono sempre gli altri.
Un film che arriva a massificare tutto, ma che non cita la forbice economico sociale che affligge il mondo, dove i ricchi sono sempre meno e sempre piu' ricchi e i poveri sempre di piu' e sempre piu' poveri.
Noi dipendenti pubblici abbiamo lo stipendio fermo al 2009 ma che ve lo dico a fare, siamo noi la rovina del paese.
Grazie Zalone per la freschezza del tuo messaggio, avevamo proprio bisogno di un altro giudizio negativo.

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