sabato 8 agosto 2015

la linea gialla



Ideato dai giornalisti di La Repubblica Aldo Balzanelli ed Emilio Marrese. Il film racconta la tragica vicenda della Strage di Bologna avvenuta il 2 agosto 1980, nella quale persero la vita 85 persone, tra cui la piccola Angela Fresu di soli tre anni che venne uccisa nell'attentato.

Ho visto grazie a sky La linea gialla che ripercorre con stile la tragica vicenda del 2 agosto 1980.
Parlando con amici e concittadini ho trovato solo pareri positivi e fin troppo entusiasti.
Devo essere sincero la vicenda del 2 agosto 1980 è tanto pubblica quanto personale, tanto italiana quanto bolognese e ognuno di noi bolognesi che allora la vivemmo individualmente e collettivamente ha conservato sicuramente un sentimento soggettivo e indelebile.

Questo film ha un pregio, quello della leggerezza.
La protagonista Valentina Lodovini ripercorre i momenti di quel tragico giorno attraverso le voci di alcuni protagonisti, semplici testimoni, direttamente coinvolti, o solo bolognesi che raccontano episodi sicuramente di fantasia ma che aiutano a ricordare senza appesantire, senza la consueta retorica di certi documentari, in un viaggio quasi onirico e luminoso attraverso alcuni dei luoghi simbolo della bolognesità.
La fotografia è impeccabile e Bologna appare più bella anche a chi come me spesso deve attraversarla nei luoghi tipici del degrado.
Il film l'ho trovato gradevole, educativo ma in maniera lieve e quindi forse più utile soprattutto per i giovani, nel complesso utile per chi non ne sapeva nulla ma anche per chi come me non vuole dimenticare, quindi alla fine un prodotto valido anche se rimane nella sua leggerezza a tratti inconsistente.
Ha  una virtù,  tipica del mio narrare, quella di inventare i personaggi, dargli vita e così quella bambina scomparsa, Angela Fresu, a soli tre anni, rivive attraverso la fantasia degli sceneggiatori e questo è uno dei punti più interessanti del narrare di persone vere o fittizie, entrare in contatto con i loro pensieri, desideri, possibili evoluzioni esistenziali e fare rivivere o vivere persone che purtroppo sono state cancellate da qualcuno che nemmeno le conosceva, mostri che probabilmente si aggirano ancora impuniti fra noi.

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