martedì 7 luglio 2015

Polizia Municipale, Merola, Facebook



Un tempo c’erano i politici quelli veri e c’era la piazza dove incontravano la gente per spiegargli il loro programma politico, due esempi, i primi che mi vengono in mente,  Zangheri e Imbeni, uomini prima che sindaci, persone che nel bene e nel male credevano ad una idea di città, ad un modello sociale.
Oggi a Bologna c’è Virginio Merola e la sua campagna elettorale l’ha iniziata da tempo sfruttando i canali degli uomini moderni, i social network, e sulla sua pagina facebook c’è lo sfondo del Dall’Ara lo stadio dove gioca il Bologna. Oggi sa che è in serie A non potrà più avere vuoti di memoria al proposito, era in tribuna durante il glorioso passaggio della nostra squadra nella serie principe del campionato di calcio.
Sulla sua pagina di facebook torna a parlare di noi, ci definisce, facendo un primo errore, vigili urbani, poi racconta che in una città moderna noi dobbiamo coprire turni serali e notturni e qui torniamo ai vuoti di memoria o alla semplice inconsapevolezza? Noi copriamo da sempre i turni ventiquattro ore al giorno, 365 giorni l’anno, abbiamo una centrale operativa sempre connessa e collegata, non lo sapeva il nostro Sindaco? Parla di una riorganizzazione ferma da 35 anni, e qui mi sfugge qualcosa di fondamentale. Lo scorso anno abbiamo contrattato, litigato, perso notti di sonno, abbiamo manifestato in Consiglio Comunale per arrivare ad un accordo sulla riorganizzazione e adesso lui sostiene che siamo fermi a 35 anni fa? Dopo le inesattezze ecco il primo colpo basso degno di un politico moderno, afferma che l’accordo ci sarebbe con i sindacati, ma non con la base degli agenti della Polizia Municipale bolognese, ma questo non è vero, perché i sindacati non avevano sottoscritto l’accordo, limitandosi a firmare un verbale di incontro.
I sindacati raccolgono in assemblea la volontà dei lavoratori e la rappresentano nelle sedi opportune, sicuramente non su facebook.
Poi arrivano altre inesattezze. Le nuove assunzioni certo sono avvenute, giovani volenterosi che invece di lavorare su tutto il territorio della città sono utilizzati per il progetto che la sua Amministrazione ha fortemente voluto il Repartone Città Storica, la risposta di questo Sindaco al degrado, alla richiesta di maggiore sicurezza di una città assediata dai problemi che riempiono le pagine di cronaca del Carlino. Merola parla poi di investimenti nei veicoli, ma noi che in giro ci andiamo con quei veicoli sappiamo che non ci sono soldi per le riparazioni, che abbiamo spesso veicoli usurati e impresentabili e basta guardarli quando sfrecciano, si fa per dire, per le strade cittadine. Infine l’ultima affermazione incomprensibile, parla di incentivi economici… certo, pagare di più i volontari che fanno delle notti, togliendoli in parte ai neoassunti.
Noi domani sera saremo al concerto di Jovanotti a lavorare, a sequestrare merce venduta illegalmente, stasera saremo per strada a rilevare incidenti stradali, nel fine settimana saremo in piazzola o sugli autobus ad arrestare ladri di portafogli, saremo in tutta la città a rischiare la pelle per uno stipendio bloccato dal 2009, magari rompendoci un dito o la testa o la gamba o venendo  morsicati da qualche cane di punk bestia…  senza certezze, dovendo cambiare spesso gli occhiali perché dopo i cinquanta è dura di notte leggere i verbali, correre dietro i malfattori, proteggere i nostri concittadini, ma noi continuiamo a fare il nostro dovere.
Basta scaricare sui lavoratori le responsabilità di un’Amministrazione Comunale, sarebbe più onesto ammettere che non ci sono le risorse economiche per garantire la qualità dei servizi invece di scaricare come al solito la responsabilità su di noi, agenti della Polizia Municipale di Bologna, orgogliosi della nostra divisa e in servizio fino a quando la salute ce lo permetterà.
Merola ha la memoria corta, già una volta la sua Amministrazione ha compiuto il miracolo di riunire in un cinema 500 agenti della Municipale di Bologna, l’abbiamo fatto poco tempo fa e stia tranquillo siamo pronti a rifarlo, se ha deciso di fare campagna elettorale sulla nostra pelle troverà cinque sindacati e seicento agenti pronti ad alzare gli scudi, noi abbiamo poco da perdere, visto che abbiamo da tempo perso anche il diritto di dire  no.

Massimo Fagnoni
Delegato SULPL Bologna

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