giovedì 2 aprile 2015

Polizia Locale ... quando le regole non esistono







E' facile in questo momento storico parlare male della Polizia Municipale, poi se si tratta di quella capitolina è ancora meglio, come sparare sulla Croce Rossa.
Quindi ecco l'ennesima polemica sull'intervento dei colleghi davanti al centro di accoglienza di La Rustica dove ci sono stati momenti di tensione fra gli agenti intervenuti e alcuni rom.
Terreno scivoloso questo, si parla di fasce marginali da una parte e Polizia Locale dall'altra.
Terreno insidioso specialmente se i rom riprendono alcune scene con il telefonino e gridano all'aggressione con tanto di pistola.
Ho guardato il video, pessima regia, brutta sceneggiatura, immagini concitate e confuse.
Solo chi si è trovato in mezzo a uno sgombero o a una situazione analoga sa cosa significa cercare di mantenere la calma, a me è capitato spesso e non è né facile, né scontato, specialmente quando una persona, minorenne o maggiorenne, poco importa, ti aggredisce a colpi di manico di scopa, mentre tutti intorno ti offendono, minacciano e mettono in pratica tutto ciò che è possibile per provocarti e costringerti alla ritirata.
La persona fermata dai colleghi è spinta nell' auto di servizio, dopo pochi istanti esce dall'altra parte quasi indisturbata mentre intorno è totale e incontrollabile la bagarre.
Nell'articolo si parla di pistole maneggiate con disinvoltura e altre cose del genere, ma la situazione così delicata, confusa e convulsa non è che la conseguenza di una totale mancanza di regole d'ingaggio.
L'amministrazione ti impone di andare in quel luogo e fare il tuo dovere, costringendoti a fronteggiare un gruppo di professionisti della disubbidienza sociale, non prendiamoci in giro, poi però davanti a una piccola sommossa quali armi puoi mettere in campo? Davanti alla ragazzina che ti percuote con il manico di scopa, davanti alla persona fermata che si dà alla fuga, cosa possono fare gli operanti per non essere tacciati di violenti, prevaricatori, e vigili inadeguati?
In parole semplici, quali armi possiamo mettere in campo per non farci picchiare e adempiere ai compiti che l'amministrazione ci impone di portare a termine?
Fino a quando lo Stato e le sue emanazioni, Regioni e Comuni, non decideranno quali sono i nostri compiti, i nostri limiti d'azione, le nostre possibilità di intervento, noi saremo sempre in balia di coloro che conoscono bene fino a dove possono spingersi, persone, gruppi, associazioni, pregiudicati, che sanno quanto in Italia un agente della Polizia Locale sia poco tutelato, e quasi sempre messo in condizioni di non potere svolgere al meglio le sue mansioni di agente di Polizia
Come fare rispettare le regole se chi è chiamato a farlo è vittima di una totale assenza delle stesse?

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