sabato 11 aprile 2015

Landini i miei primi Primo Maggio



A me piace Landini e la mia cronica diffidenza nei confronti dei pochi personaggi pubblici accettabili mi spinge a mettere la mani avanti.
E' storia conosciuta quella di sindacalisti carismatici che dopo anni di lotte in difesa dei lavoratori hanno svoltato verso la politica, penso a Cofferati che è stato grande segretario Cgil, mediocre sindaco, per poi scomparire nel parlamento europeo.
Negli ultimi anni non c'è un solo personaggio della scena politica italiana che abbia scelto di fare un passo indietro giunto al vertice della popolarità mediatica, pensate a Monti, conclusa l'esperienza del suo mediocre governo tecnico che sta affamando ancora noi dipendenti pubblici, credeva di essere così popolare da potere correre in politica, ma pensava male, piacere alle banche europee non significa piacere agli elettori.
E adesso c'è Landini, è rimasto solo lui a urlare la sua indignazione nei programmi televisivi contro il governo Renzi, contro gli evasori, contro i banchieri, contro la frammentazione del Pd e della sinistra in generale e per affrontare la crisi profonda del nostro paese, crisi morale, politica economica cosa fa? Crea o contribuisce a creare un laboratorio di idee, un nuovo guazzabuglio indefinibile e indefinito e dietro chi ha? La Fiom.
Mio padre era della Fiom e allora aveva un grande carisma come organizzazione.
Oggi rimane forse l'unica organizzazione di categoria  Cgil  ad avere una sua dignità e allora perché sprecare il suo credito sociale, la sua credibilità gettandosi in una mischia confusa e melmosa?
E adesso leggo che la Coop Adriatica comprerà 60000 copie del libro di Landini I miei primi Primo Maggio.
Dai non scherziamo.
Landini spiega ai bambini il significato della festa dei lavoratori.
Mi viene in mente Gesù che dice lasciate che i bimbi vengano a me, peccato che dietro ci sia la Coop e voglio dire, io sono socio da trent'anni, ma non mi vengano a raccontare che è ente benefico no profit, è una delle grandi realtà imprenditoriali italiane ma non regala nulla, giustamente né ai soci né ai dipendenti.
Quindi?
Anche questa mi sembra una bella iniziativa demagogica, populista, ottima per il marketing e la vendita di un prodotto, ma poco genuina.
Landini perché non continui semplicemente a fare ciò che ti riesce meglio? Il sindacalista.
Non rischiare di scomparire nella fogna di una politica che nel nostro paese tutto demolisce tutto insudicia, e il Primo Maggio difendilo in piazza non nelle scansie di un super mercato.

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