domenica 7 settembre 2014

shadowhunters



Che meraviglia giovinezza ... che si fugge tuttavia e questo film che ho guardato prima di andare a lavorare mi ha allietato la mattinata perché contiene tutti gli elementi del fantasy, categoria dell'astrazione che poco frequento ma che apprezzo. Shadowhunters è, come potrete constatare, tratto da una serie di romanzi fantasy scritti da tale Cassandra Clare scrittrice americana e il film fa riferimento al primo romanzo.
Leggendo in rete scopro che il primo film non ha avuto il successo sperato incassando solo 80 milioni di dollari dei 60 spesi per la produzione, però è divertente e interessante il fenomeno del fantasy in narrativa e  cinema.
In questo caso parliamo di cacciatori di demoni che vivono in una realtà parallela e adiacente a quella degli umani e se ci pensate il fantasy usa spesso gli stessi stereotipi, la realtà di noi poveri mortali di fianco a quella eroica e incredibile di ogni tipo di eroe.
Qui abbiamo l'avvenente sedicenne cacciatrice di demoni che scopre solo in corso d'opera i suoi poteri, ma al di là della trama che è poco rilevante la cosa che mi incuriosisce è il prodotto.
Tira il fantasy? Ha ancora un mercato? Chi legge fantasy? Penso sempre al fenomeno Potter e mi chiedo come sia possibile inventarsi una simile gallina dalle uova d'oro e farla diventare fenomeno mondiale film e gadget inclusi.
Mi piacerebbe avere una tale capacità, lo ammetto, ma non so se in Italia ci sono talenti simili che aspettano di rivelarsi, è difficile  ipotizzare un mondo parallelo, costruirlo, farlo pulsare e crederci a mia volta, fuori dalla realtà così concreta dei miei noir.
Mi piacerebbe un giorno sperimentare la sfrenata fantasia che mi sedusse in gioventù con il ciclo bellissimo  dei principi d'ambra. Fantasia, fantasy, fuga dalla realtà, anzi messa in scacco della realtà, che in questi romanzi diventa leggerissima e superflua, cosa di meglio per dimenticarsi anche solo per due ore dei nostri crucci quotidiani.

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