giovedì 14 agosto 2014

uomini di fede




Girovagando per le serie complete di my sky ho trovato questa serie tv francese trasmessa dal canale di Feltrinelli, Laeffe, canale 50 del dtt.
Mi intrigava il discorso di un seminario di capuccini a Parigi e devo dire che le prime 8 puntate mi sono piaciute anche se le ho trovate poco realistiche e abbastanza didascaliche, mi sono divertito con le vicende umane di cinque giovani francesi che per motivi diversi decidono di intraprendere la difficile strada della fede.
I piani del racconto sono diversi e si intersecano per poi nuovamente dividersi.
Ci sono le cinque vicende esistenziali dei seminaristi, ognuno con una storia importante alle spalle e problemi interiori irrisolti, un pregiudicato, due omosessuali, un figlio della ricca e decadente borghesia, un cattolico puro ex boy scout, ( mi è venuto in mente Renzi).
Da una parte le difficoltà dei cinque giovani a inserirsi nel seminario, dall'altra il seminario stesso con un capo molto carismatico con alcuni scheletri nell'armadio e le dinamiche tipiche dei luoghi di fede, giochi di potere, segreti mai svelati.
Infine c'è la chiesa, quella di Roma, la Chiesa dei vescovi, dei cardinali, del vaticano, la chiesa che tutte vede, e tutto vuole controllare.
Le storie sono tutte interessanti, bravi gli attori, però come principale difetto, e torno alla critica iniziale, trovo la necessità di metterci dentro tutto a questa vicenda di fede, la storia omosessuale fra i due gay, il richiamo della carne che coinvolge comunque tutti i protagonisti, il solito Vescovo che vuole comandare e dirigere, e la nota più retorica, il gruppo di africani che occupano il seminario grazie alla complicità di alcuni seminaristi. Questi africani nella realizzazione televisiva sembrano vittime senza speranza schiacciati in una Parigi insensibile e militarizzata. Più che migranti in Europa sembrano profughi in mezzo al deserto, e sono poco credibili, con una caduta retorica dal mio punto di vista ridicola.
Per il resto la fiction mi piace, mi piace tutta la parte riguardante la fede, il rapporto con il  modo di credere di ognuno dei personaggi, mi piacciono i momenti collettivi durante la messa e sono bravi gli attori francesi, secondo me mediamente più convincenti di tanti attori italiani che compongono il nostro triste panorama televisivo.
E' in preparazione la seconda serie e la guarderò senz'altro.
 Laeffe tv e my scky

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