sabato 12 ottobre 2013

Lupi neri su Bologna a Orasenzombra

 Vi propongo sotto la recensione integrale dell'amico Emiliano Bezzon, che non ho mai incontrato ma che continua ad onorarmi con le sue splendide e puntuali recensioni se volete scoprire anche il web magazine nel quale scrive cliccate qui


 

 





(di Emiliano Bezzon) Un poliziotto muore e sulla rete compare un sito clandestino e inquietante "www.cacciallosbirro.com", in cui si annunciano i bersagli di una misteriosa organizzazione che sta seminando il panico tra i poliziotti e sta gettando i semi di un inquietudine più ampia e generalizzata. Le indagini, serrate, dure e sempre ai limiti della legalità, sono condotte da due sbirri, legati anche da un particolare rapporto di amicizia. La verità che va via via dipanandosi è allarmante: si torna, ancora una volta, ad una delle pagine più nere della storia recente di questo Paese e cioè ai fatti del G8 di Genova... . tra centri sociali e gruppi antagonisti si sono incuneate organizzazioni particolari e sono sicuramente entrati in gioco anche i servizi segreti di diversi Paesi, in una guerra che è continuata anche negli anni a seguire. È appassionante, a tratti quasi angosciante, leggere di intrecci tra politica, servizi, polizia e gruppi antagonisti, tutti, probabilmente inconsapevoli, pedine nelle mani di un manovratore occulto.
Il romanzo è un crescendo di tensione, che culmina con la scena apocalittica di una città invasa da centinaia di migliaia di manifestanti pronti a sovvertire ogni cosa, mentre la rete ha paralizzato i flussi di informazione e comunicazione, creando una situazione di assoluta fragilità e vulnerabilità delle istituzioni e della stessa democrazia, fino alla soluzione finale, imprevista e imprevedibile.
Il ritmo narrativo è notevole, la descrizione investigativa puntuale e precisa, l'azione incalzante e spietata.
L'epilogo è drammatico, eppure si ha come l'impressione di un dejavù...e la cosa più inquietante è proprio questa, cioè la consapevolezza di vivere in un equilibrio precario, che rimane tale per volontà di occulti poteri, che continuano a giocare un'interminabile partita a scacchi, che lascia cadaveri e disordini sul campo; ma è nel caos, nella violenza e nell'incertezza che i signori del male coltivano al meglio i propri interessi, sopra le teste di intere nazioni, inconsapevoli del loro ruolo di strumenti.
Questo è il quinto romanzo di Massimo Fagnoni, cinquantaduenne bolognese con laurea di filosofia in tasca e la grinta di chi continua a scegliere la vita dello sbirro di strada.

Autore: Massimo Fagnoni
Editore: Minerva Edizioni
Data di Pubblicazione: Aprile 2013
Pagine: 256
Prezzo: € 15.00

1 commento:

nadia ha detto...

bellissima recensione