venerdì 20 settembre 2013

Dexter ... ultima stagione







E' iniziata l'ultima stagione ed era inevitabile perché anche per noi televisionomani o televisionari, tutto finisce, Medium, Grey's Anatomy, Una mamma per amico e la lista potrebbe continuare per tutto il post.
Dexter è qualcosa di più per me, qualcosa di diverso. 
Ho imparato ad apprezzarlo affezzionandomi alla faccia spigolosa del protagonista Michael C.Hall, al suo sorriso obliquo, non certo attraverso i libri che non ho mai letto e che ormai credo non leggerò più.
Dexter è l'antieroe per eccellenza cresciuto nel ricordo del sangue di sua madre, cresciuto in un'America violenta e senza speranza, figlio di American Psycho o della psicosi americana, vive in una Miami luminosa e umida dove il mare domina il paesaggio e i ritmi tropicali e l'atmosfera festaiola rendono ancora più morbosa l' attesa del prossimo gesto efferato, della violenza gratuita che tanto riempie le cronache americane negli ultimi anni. 
Dexter domina la scena come un super eroe super partes, senza pietà, senza morale, anzi con una morale tutta sua, il codice, appreso dal padre adottivo.
Dexter serial killer di serial killer, padre, fratello, amante, si aggira come un fantasma per le strade di Miami, perché non può davvero esistere un personaggio come lui, appartiene alla parte più oscura di noi, quella che si indigna di fronte alla violenza gratuita, ai femminicidi, agli stupri collettivi indiani, allo stalking, ai soprusi.
Dexter è la parte remota della nostra coscienza che solitamente teniamo chiusa dentro, come una bestemmia sussurrata, un'imprecazione contro il destino che nessuno deve ascoltare, è l'istintivo desiderio di vendetta, la rabbia di chi è abituato a subire la violenza perché non ha i mezzi, o la possibilità di riscattarsi.
Dexter è liberatorio e liberato e quindi deve per forza terminare, ma mi accompagnerà e mi servirà  per costruire personaggi teneri come lui, che spero allieteranno le vostre serate invernali, sulla carta o in un lettore digitale.
Lunga vita a Dexter, lunga vita alla fantasia.

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