sabato 25 maggio 2013

book show, la salvezza nei libri



In un' italia dalla i minuscola che non ho più voglia nemmeno di commentare, girovagando su Sky in un venerdì sera post influenzale, scopro di nuovo sky arte, canale meraviglioso, proprio perché incastonato nella programmazione sky come nicchia piccola, ma preziosa dove ogni giorno faccio piccole ma per me preziose scoperte.

Iniziamo da book show che dura circa una mezzora e non è altro che immagini di una città e parole di un attrice che legge alcuni brani di un suo libro preferito.

Nella puntata che ho visto l'attrice è la bella Carolina Crescentini che confesso di conoscere pochissimo e capisco il perché leggendo la sua scheda su Wikipedia.

Ma come cambia l'opinione relativa a una persona ascoltandola leggere i suoi libri preferiti.

Anzi io prima non avevo opinione su questa bella e giovane attrice (1980) dopo averla guardata  e ascoltata in bookshow ho la presunzione di pensare a lei come lettrice attenta e sensibile, poi magari è solo finzione, ma non credo.

Poco importa che il libro presentato da lei sia la biografia di un tennista che mai leggerò Open di Agassi, ma la trasmissione, breve e bene confezionata, ti trasporta fra le pagine dei libri, belli o brutti è cosa soggettiva, in una città dalla fotografia nitida e lucente, nel caso in questione una Roma spettacolare.

La trasmissione fa venire voglia di leggere e scrivere e comunicare.
Come quando si sofferma su un giovane scrittore romano che parla della necessità di comunicare le proprie individuali scoperte esistenziali attraverso il racconto scritto.

Alla fine è proprio così, si legge per perdersi in mondi diversi, o per ritrovare pezzetti di sé stessi.
Si scrive per fermare immagini, momenti, scoperte per noi essenziali e urlarle al mondo, specialmente quando ci si rende conto che è il modo migliore per raccontare il proprio modo di essere.

su Sky arte

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