domenica 7 aprile 2013

walking dead terza stagione ...fine



Fine terza stagione di Walking dead  e non stanca, non delude, riesce a mantenere la giusta concentrazione di suspense e  pathos, un po' come una vita non noiosa.  Non c'è tempo per rilassarsi o per sperare, la speranza è legata al raggiungimento dell'ora successiva e i nemici non sono necessariamente gli azzannatori, così definiti dagli uomini del governatore, personaggio dominante nella terza serie.
I nemici in realtà, quelli definitivi, sono umani, in un mondo disumanizzato i pochi superstiti si scannano per il predominio di un territorio, di uno stile di vita, del potere.
Efficace metafora dei tempi, non trovate?
I personaggi principali, i buoni, hanno perso i requisiti di base della classica bontà, soprattutto l'imperativo cristiano del porgere l'altra guancia, e riescono comunque a esprimere umanità, ad amarsi, a proteggersi, come superstiti su una zattera che sta affondando.

A chi piace il genere e non si spaventa per le scene più splatter continuo a consigliare le peripezie di questo allegro gruppo di eroi, su sky, come al solito.

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