sabato 12 gennaio 2013

non ammesso




Costretto a casa dagli orari a suo tempo imposti dal non rimpianto Brunetta e dal mio tallone d'Achille, mi capita di scivolare anche sulle trasmissioni preferite dall'ala femminile della famiglia.
Prima di cena e dell'antinfiammatorio delle venti vedo distrattamente un frammento di masterchef Italia dove tre guru della cucina internazionale strapazzano una ciurma di candidati a vincere la seconda edizione dell'ambito titolo e 100000 euro mi pare, con una carriera spianata o quasi nel mondo della cucina.
I tre istrioni sono bravissimi nel loro ruolo e sono tre persone di successo, pagate profumatamente, credo e nel contempo sponsorizzate per selezionare i migliori fra gli aspiranti cuochi, che sopportano di tutto pur di avere una speranza.
La parola d'ordine è speranza.

Dopo cena vedo anche e poi fuggo spaventato, alcuni minuti di Amici 2013 con la bionica De Filippi e il solito drappello di esaminatori fra i quali spicca per simpatia la Celentano per la sezione danza e  Grazia Di  Michele nella sezione cantanti.

Credo che la loro durezza nella selezione e anche i diversi ruoli, modello poliziotto buono e poliziotto cattivo, facciano parte dello spettacolo, magari mi sbaglio, noi cinquantenni ci sbagliamo spesso.

Ma credo anche che sarei altrettanto selettivo, se non peggio con i diversi candidati.

Perché non ci credo nelle scorciatoie, non esistono, forse le lotterie sono scorciatoie, ma come dicono le statistiche è più facile essere colpiti da un fulmine che vincere una qualsiasi lotteria.

Quindi qual'è il senso di questi programmi? E ne cito solo tre: Masterchef, amici, xfactor.

Io credo che il senso sia: indici di ascolto. determinati dal desiderio del pubblico televisivo di vedere i gladiatori nell'arena combattere, sbranarsi, soffrire, cadere nella polvere e a volte  trionfare.

Il senso di questi programmi finisce quando finiscono i programmi stessi.

Quanti di questi artisti hanno veramente avuto un successo? Tutti o solo alcuni? Non sono andato a investigare, ma il mercato è ancora più spietato di questi giudici televisivi.
Il mondo è molto più definitivo.
Il messaggio invece è ingannevole.
Ce la puoi fare, esistono scorciatoie per il successo, per la fama, per il denaro.

Ma non è vero ragazzi, non per la maggior parte di voi.
Fuori dall'illusione c'è una giungla pronta a inghiottirvi, quindi occhi aperti e attenti a chi cerca come al solito di vendervi fumo.

1 commento:

Nadia ha detto...

30/40 anni fa quando chiedevi ad una bambina dai 4 ai 10 anni cosa volesse fare da grande, questa ti rispondeva al 99% o la parrucchiera o l'infermiera. Il restante 1% optava per la maestra. Il maschietto invece rispondeva il pompiere o il benzinaio e il restante 1% il ladro o il cowboys. Erano questi i sogni di allora quando la televisione non aveva ancora invaso totalmente la nostra vita. Ora le bambine rispondono la velina o la ballerina ed i maschietti i tronisti o i cantanti.....
Sono cambiati i tempi. Studiare a lavorare sono optional scomodi e duri e questa generazione di genitori non ha saputo inculcare valori più solidi e "morali". Che tristezza!