domenica 12 agosto 2012

prime suspect



Se ho capito bene è finita la mini serie americana della quale avevo scritto con entusiasmo qualche mese fa e mi è piaciuta tutta, Maria Bello è completamente diversa dalla impareggiabile attrice inglese dell'omonima serie, ma proprio per questa differenza totale di stile e di ambientazione viene fuori alla grande, e mi piace da tutti i punti di vista.
La qualità maggiore della serie inglese/americana è sicuramente il realismo della vita di una centrale di polizia, il qutidiano di un distretto o della vita di strada che non si discosta molto dal vissuto degli attuali poliziotti locali italiani soprattutto al nord.
Poi ci sono le indagini concrete, veloci, crude, dove un caso lo risolvi con abilità ed esperienza, ma anche fortuna e coraggio.
Mi piacciono questi detective americani, un pò alcolisti, un pò disperati, ma sempre sul pezzo, perché alla fine la vita degli agenti è tutta racchiusa in questo loro lavoro che lascia poco spazio per la fantasia o voli pindarici.
Le affinità fra  finzione e la realtà sono palpabili, molte emozioni condivisibili, una realizzazione perfetta e una NY spettacolare.
Spero in una nuova serie di puntate e trovo poco nel panorama agostano che regga il confronto.

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