mercoledì 27 giugno 2012

Celentano, la cumbia di chi cambia



Sono in auto mentre torno a casa e mi sintonizzo su 610 mia trasmissione preferita su RAI 2 ogni pomeriggio e ascolto, mio malgrado la Cumbia di chi cambia.
Ci metto alcuni secondi a capire che la canzone è di Celentano.
L'ascolto e stento a crederci.
Celentano ha fatto tante cose in vita sua, ha cantato molte belle canzoni di grandi autori come  Paolo Conte. 
Non l'ho seguito a San Remo, non mi piacciono quelli che arrivano e raccontano sermoni a senso unico.
Per me Celentano è Azzurro, Serafino, Una carezza in un pugno etc etc.
Ma la Cumbia di chi cambia?
Cos' é? Una lezione di morale? Un attacco ai nostri politici? Canzone politica?
E dire che Celentano conosceva bene Gaber, li ricordo insieme in uno dei suoi ultimi spettacoli RAI, Gaber era un genio della canzone politica ed esistenziale.
Ha inventato il teatro canzone, da lui non ha imparato niente.
La Cumbia di chi cambia è un insieme retorico di affermazioni e slogan. 
Stiamo diventando un popolo di anaffettivi?
Stiamo diventando un popolo di compulsivi?
Per amor del cielo.
 E non cito altre frasi perché è meglio fermarsi qui.
Invecchiare è una dura condanna anche per i grandi, è l'unica spiegazione che riesco a trovare per giustificare questa canzone.

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