mercoledì 30 novembre 2011

infezione genomica


Ho letto Infezione genomica del mio conterraneo Giovanni Burgio.
Erano anni che non leggevo fantascienza e premetto : per fantascienza intendo Dune del grande Frank Herbert, al massimo il ciclo dei Principi D'Ambra,  più fantasy.
Infezione genomica invece lo definirei un thriller fantascientifico con diversi agganci alla realtà.
Si svolge fra Bologna e Monaco e devo ammettere la difficoltà oggettiva incontrata nell'entrare in quello che inizialmente sembra un trattato scientifico e che velocemente si tramuta in un giallo incalzante.
Alcuni interrogativi sorgono spontanei leggendo questo romanzo avvincente:
Cosa accade davvero nei laboratori scientifici?
Siamo in grado di controllare la ricerca?
Mi viene in mente il caso siciliano, dove molti studenti e ricercatori morirono di cancro dopo anni di ricerca di laboratorio.
Al di là degli interrogativi consiglio a chi piace la fantascienza e il giallo la lettura di Infezione genomica ,primo romanzo di questo docente universitario bolognese.
Non vi deluderà.

domenica 27 novembre 2011

lunedì 21 novembre 2011

Uno di noi








Lo conoscevo Gianluca, secondo del mio corso concorso, lo ricordo fermo in Falegnami Indipendenza quando c'erano ancora i blocchi nella cosiddetta T bolognese e i blocchi li facevano gli agenti della Municipale.
Io ero arrivato lungo al concorso,  dovevo ancora entrare nel Corpo, lui invece era già in divisa nel novembre del 2002 e quando mi capitava di vederlo mi fermavo a parlare con lui per chiedergli com'era il mestiere del Pulisman.
Dopo, una volta entrato, mi è capitato spesso d' incontrarlo durante il servizio di pronto intervento, perché quando lavori per strada ti capita di incontrare quelli come te, durante una manifestazione a fare viabilità, su un trattamento sanitario obbligatorio, in tribunale.
Gianluca era davvero una persona solare, sempre sorridente, gentile, intelligente, parlavamo dello scrivere, mi chiedeva dei miei romanzi e mi parlava di una analoga passione per la scrittura e la memoria all'interno della sua famiglia.
Parlavamo di lavoro, facevamo parte dello stesso sindacato.
Colleghi,  uno di quei colleghi che incontravi volentieri, perché era una persona gentile.
Ho detto tutto, lo volevo ricordare, perché non mi sembra possibile che la strada, quella maledetta strada dove tutti i giorni lavorava, se lo sia portato via, insieme a tutti gli altri che non dobbiamo e non vogliamo dimenticare.
Nella strada domani ci tocca tornare, è il nostro lavoro, cerchiamo di farlo bene  anche per onorare uno di noi, uno che non c'è più.

domenica 20 novembre 2011

la necessità di non essere invisibile

Chi mi conosce sa che nella vita, quella di tutti i giorni, sono un orso, mi piace stare nella mia tana e in inverno cadere in letargo, poi è avvenuta questa cosa dello scrivere e della promozione a tutti i costi.
Se non sei nessuno devi pure ingegnarti, è solo per questo motivo che frequento facebook.
Non sarò simpatico ma almeno sono onesto.
Tutto ciò per chiedere a chi mi ha letto trovandomi accettabile di farmi una piccola cortesia, andate a visitare la mia paginetta Massimo Fagnonin scrittore noir e cliccate su like.
A voi non costa nulla e mi renderà meno invisibile.
Muy obrigado

sabato 19 novembre 2011

610 mi salva le giornate

C'era una volta Altogradimento ricordate?
Arrivavo a casa da scuola e anche se  avevo preso 4 in matematica accendevo la radio e tutto scompariva con Arbore, Boncompagni e una galleria di personaggi, suoni, paradossi e scenette.
Era uno dei miei motivi per vivere in un periodo, quello dell' adolescenza, che ricordo faticoso assai.

Adesso c'è 610, mi accompagna spesso dalle 17 alle 18 nei miei ritorni a casa dal lavoro o da altri luoghi e riesce a cambiare il senso di una giornata, riesce a farmi sorridere e a volte ridere come un cretino da solo fermo a un semaforo.

Cos'è la comicità? Può essere anche quella demenziale, stravolge il senso della realtà, ti fa entrare in un'altra dimensione dissacrando a volte il senso comune, con il capo indiano che dispensa perle di saggezza affondando i canini nel gossip, quello che piace tanto agli italiani, con Normalman e le sue vicende surreali e la galleria sarebbe lunga, apparentemente inesauribile.

Grazie Lillo, Greg e Alex una medicina perfetta contro la malinconia di   nebbiosi pomeriggi autunnali.

mercoledì 16 novembre 2011

l'amore di Vespa

Mentre sul divano, nella mia giornata di ferie, attendo che nasca il nuovo governo tecnico, ripenso a questa mattina mentre sulla Ferrarese ascoltando una radio di Stato ho ascoltato parte della presentazione dell'ultima fatica di Vespa: Questo amore.

Ci sono alcune cose che mi spiazzano di questa presentazione:
Erano presenti come ospiti Maroni, Alfano e la Bindi, una domanda mi sembra d'obbligo, perché?
Qualcosa mi sfugge, in altri luoghi ben più impregnati di storia sta per nascere un nuovo governo e tre pezzi da 90 della politica italiana trovano il tempo per andare alla presentazione di un saggio di Vespa dedicato ...attenzione agli effetti speciali ... all'amore.
Premetto, non ho mai letto un libro di Vespa, come evito con attenzione le sue trasmissioni, ma detto ciò che c'entra Vespa con l'amore? Sicuramente ha una grande considerazione per sé stesso e fa benissimo.
Lo invidio e quindi gli regalo un pò di pubblicità gratis.
La responsabile Mondadori presente all'evento ha premesso che il saggio, uscito appena una settimana fa ha già venduto 200000 copie.
C'è altro da aggiungere?
E' un grande, un mito e forse è lui il vero vincitore, perché comunque vada tutti passano dal suo salotto e forse presto ci vedremo anche il neo Presidente tecnico.
Come diceva Moretti in Ecce Bombo: Ve lo meritate Alberto Sordi.

Ce lo meritiamo di sicuro.

martedì 15 novembre 2011

Fiorello del lunedì


Fiorello è tornato.
In guerra di dati d'ascolto con una delle più brutte edizioni del Grande Fratello che storia ricordi.
Ha utilizzato poco il momento politico e si è capito che non ne aveva voglia, un merito che gli riconosco.
Ha parlato poco e cantato molto da vero showman.
Mi è piaciuto il pezzo nel quale parla del difficile mestiere del padre e mi è piaciuta la bellissima Unzicher.
Per il resto mi sono annoiato, troppo lungo, e forse un pò vecchio come concezione di spettacolo, siamo nell'era di Zelig, molti personaggi giovani e frenetici, o forse sono io che mi annoio anche davanti alla qualità.
Vedremo la prossima puntata, intanto sospendo il giudizio.
Sotto sotto continuo a pensare che il suo posto più giusto sia la radio, ma difficilmente ci azzecco 

domenica 13 novembre 2011

La resurrezione di Benigni


Benigni era a Bruxelles con un piede ingessato, ha detto che è stato per colpa di uno che ha fatto un passo indietro.
Al di là della sua innata capacità di muovere il riso nella gente mi è piaciuto ciò che ha raccontato di noi, della nostra storia, ricordando all'Europa e ai nostri "politici" presenti che l'Itala ha fatto grandi cose, compiuto, prodigi, inventato scuole di pensiero, movimenti artistici, musica, strumenti musicali e bellezza.
Andate ad ascoltarlo in rete se lo trovate su youtube ne vale la pena.
Oggi si riparte?
Mentre faccio gli scongiuri e guardo fabbriche abbandonate e operai cassaintegrati, lo spero ardentemente. La prossima volta votate bene

giovedì 10 novembre 2011

Coldplay: Mylo Xyloto


E' uscito l'ultimo album dei Cold Play e crisi o non crisi doveva essere mio.
Ho tutti i loro album e non ascolto la critica che trova l'ultimo album fiacco, non c'è niente da fare, la loro musica è diventata la colonna sonora di molti miei momenti ludici, mi accompagna quando scrivo, quando corro, è potente, ariosa, entra in circolo e dà la carica.

Poco importante quanto possa essere commerciale l' importante è che funzioni.

martedì 8 novembre 2011

the killing

La detective corre nel clima uggioso di Seattle, mentre nel buio della notte precedente si vede una adolescente cercare di sfuggire ai suoi assassini.
The Killing inizia in questo modo ed entra subito negli occhi catturando l'attenzione, perché questo è il tema, il giallo, il noir, dove la suspense la fa da padrone insieme al mistero e all'azione.
La detective che corre ricorda molto la bravissima Starling/Foster del Silenzio degli innocenti e sarà un caso che una delle ragazzine amiche dall'adolescente scomparsa si chiama Starling.
Del resto è difficile inventare qualcosa fra orrori reali e fittizi, però è ancora possibile fare buona fiction e quasi sicuramente mi piacerà The Killing ma ci rivedremo alla fine della serie

domenica 6 novembre 2011

walking dead 2


Inoltrandomi nella visione della seconda stagione di Walking dead mi trovo a dovere ammettere una semplice verità: quale deve essere l'obiettivo prefissato per una serie che si prefigge di descrivere la lotta per la sopravvivenza di un piccolo branco di umani alle prese con un mondo invaso da zombie famelici?
Secondo me l'obiettivo è quello di tenerti incollato alla poltrona, come i migliori giochi sparatutto, con l'unica arma efficace paura, angoscia e speranza.
Sono i sentimenti che lo spettatore non scettico può provare guardando questo telefilm, bene realizzato, bene confezionato, efficace.
Fra le righe la difficoltà del vivere in un mondo alla deriva, la perdita di punti di riferimento, la sensazione di fine incombente, dove però trionfa sempre la voglia di sfangarla e di andare avanti.
Accidenti sembra quasi la situazione politico economica italiana.

giovedì 3 novembre 2011

Renzi, Bersani, la comunicazione

Mi capita di ascoltare nella stessa mattina Renzi e Bersani.
Il primo dalla sua Firenze, il secondo da Napoli, piccole frecciate a distanza, differenze di opinione.
Ascolto entrambi, mi piace la comunicazione di Renzi è diretta, non parla il famoso e usurato politichese, arriva diretto e promette il nuovo.
Mi piace Bersani, mi è sempre piaciuto, da quando si mise d'impegno per tutelare i diritti dei consumatori.
Non sto parlando di contenuti quelli ancora non si vedono, nessuno dei due è ancora riuscito a mandare a casa il governo e sicuramente non dipende da loro.

Sto parlando di comunicazione, quella a me piace.
Mi piace Renzi quando dice che non è eliminando i vitalizi dei parlamentari che si risolve il debito pubblico, poi aggiunge che però è giusto farlo per una questione morale ... bello diretto.
Mi piace Bersani quando conclude il suo discorso facendo intervenire un giovane presidente di un'associazione che utilizza i soldi della camorra per usarli  a difesa dei disabili mentali.
La comunicazione è importante, è con quella che la destra sta governando il paese da troppo tempo con quella e con i voti di noi italiani.
Se la sinistra vuole governare deve imparare a sedurre gli italiani, e non avendo i mezzi della destra deve imparare ad andare in mezzo alla gente, come dice Bersani non affidandosi  solo alla rete, effimera e virtuale, ma andando nei posti a comunicare con ogni singola realtà.
Poi e soprattutto deve raccontare una storia credibile, non dico vera, almeno credibile.
Perché di balle ne abbiamo sentite fin troppe e non ci caschiamo più, o almeno spero.