lunedì 26 settembre 2011

masterchef Italia

Non c'è niente da fare,  una delle cose che funziona di più in questo momento, dopo il sesso chiaramente, è la cucina insieme a tutto ciò che comporta.
Il buon cibo mette d'accordo tutti, tutti devono nutrirsi e molti, soprattutto noi italiani, amiamo particolarmente mangiare bene.
In televisione  molti programmi parlano di cucina,  sono quasi sempre di buona qualità, divertenti, utili e rilassanti.
Qualche titolo? Cortesie per gli ospiti, Cuochi e fiamme, e la lista sarebbe lunga.

Pochi giorni fa ho visto le prime due puntate di Masterchef Italia un programma che all'estero ha già un grande seguito.
In Italia è condotta da tre guru della cucina internazionale, uomini brillanti che hanno realizzato la propria esistenza nel mondo della ristorazione.

Per la prima volta mi sono trovato a invidiare uomini lontanissimi da ciò che io sono.

Sono  creativi, sono imprenditori, e sono vincenti, come non invidiarli.

Dall'altra parte un esercito di italiani e non solo tutti alle prese con i fornelli per realizzare un sogno analogo, 100000 euri e un libro di ricette da pubblicare e forse una realizzazione esistenziale.
Al di là delle invenzioni e dello spettacolo, il programma mi piace, emerge un' Italia che ci crede ancora nel sogno, belle facce (e non solo) di italiani/e che sperano in un riscatto, s'inventano ricette, s'improvvisano cuochi, creano e copiano ricette e cercano di vendere al meglio la propria immagine.

Devo ammetterlo in questa desolata Italia intrisa di pessimismo e miseria questa piccola folla di italiani che cerca di sfangarla con una ricetta interessante mi fa quasi tenerezza, e vero o falso che sia il programma per me funziona, e finalmente mi rilassa.
Almeno imparo qualcosa di davvero utilizzabile.







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