martedì 27 settembre 2011

è morto Sergio Bonelli

Il nome di Bonelli ho imparato a conoscerlo solo per un motivo, io leggevo Tex e nel mio piccolo bugigattolo dove talvolta scrivo mi fanno compagnia un centinaio di Tex a colori che ho acquistato insieme a Repubblica.


Bonelli era il figlio di Gian Luigi Bonelli che aveva inventato Tex.

Non lo conoscevo ma conosco alcune delle sue creature e immagino quanto deve essere stato difficile, faticoso e costoso affermare nel nostro paese la cultura del fumetto, conquistando così tanto consenso.

Grazie a lui e a suo padre ho potuto sognare e viaggiare insieme a Tex, suo figlio Kit e Carson e tutto quel West zeppo di bistecche e patatine, avventure salgariane, e sfide all'ultimo sangue, in un mondo tanto immaginario quanto concreto perché era il mondo nel quale mi rifugiavo durante un'infanzia complicata e povera.

Non esistono parole giuste quando un maestro se ne va, spero solo che la sua vita sia stata tanto piena quanto ciò che è riuscito a regalare ai tanti amanti dei fumetti come me.

Non ti ho mai conosciuto, ma chissà magari ci incontreremo in una delle avventure di Tex e nessuno dei due avrà più fretta di andare da nessuna parte.

lunedì 26 settembre 2011

masterchef Italia

Non c'è niente da fare,  una delle cose che funziona di più in questo momento, dopo il sesso chiaramente, è la cucina insieme a tutto ciò che comporta.
Il buon cibo mette d'accordo tutti, tutti devono nutrirsi e molti, soprattutto noi italiani, amiamo particolarmente mangiare bene.
In televisione  molti programmi parlano di cucina,  sono quasi sempre di buona qualità, divertenti, utili e rilassanti.
Qualche titolo? Cortesie per gli ospiti, Cuochi e fiamme, e la lista sarebbe lunga.

Pochi giorni fa ho visto le prime due puntate di Masterchef Italia un programma che all'estero ha già un grande seguito.
In Italia è condotta da tre guru della cucina internazionale, uomini brillanti che hanno realizzato la propria esistenza nel mondo della ristorazione.

Per la prima volta mi sono trovato a invidiare uomini lontanissimi da ciò che io sono.

Sono  creativi, sono imprenditori, e sono vincenti, come non invidiarli.

Dall'altra parte un esercito di italiani e non solo tutti alle prese con i fornelli per realizzare un sogno analogo, 100000 euri e un libro di ricette da pubblicare e forse una realizzazione esistenziale.
Al di là delle invenzioni e dello spettacolo, il programma mi piace, emerge un' Italia che ci crede ancora nel sogno, belle facce (e non solo) di italiani/e che sperano in un riscatto, s'inventano ricette, s'improvvisano cuochi, creano e copiano ricette e cercano di vendere al meglio la propria immagine.

Devo ammetterlo in questa desolata Italia intrisa di pessimismo e miseria questa piccola folla di italiani che cerca di sfangarla con una ricetta interessante mi fa quasi tenerezza, e vero o falso che sia il programma per me funziona, e finalmente mi rilassa.
Almeno imparo qualcosa di davvero utilizzabile.







sabato 24 settembre 2011

divorzio all'italiana


Ricordate il laureato?
La corsa disperata di Dustin Hoffman per  salvare dal matrimonio la bella Katharine Ross?
La storia che raccontano sia accaduta a Monopoli è diversa, forse vera, sicuramente moderna.
Si narra che un giovane sull'altare davanti al prete che gli chiedeva se volesse sposare la sua fidanzata abbia detto no!
Il sacerdote gli avrebbe chiesto il perché e lui in risposta avrebbe detto "chiedete alla sposa e al testimone".

Dopo il mancato matrimonio si narra che il giovane abbia festeggiato lo scampato pericolo insieme alla sua famiglia e agli amici.

Sarà  vera la storia?
Non importa, importa il messaggio.
In un Italia densa di omicidi passionali, stragi familiari, drammi che  finiscono con omicidi/suicidi, dove spesso le vittime sono minori, fa sorridere un giovane pugliese che reagisce alla malasorte delle corna italiche svergognando la futura sposa davanti a tutti.

Com'è la pubblicità della famosa carta di credito?
Dire a tutti in chiesa che la propria fidanzata è una zoccola è una soddisfazione incomparabile per tutto il resto c'é master card.
Impariamo dalla parabola, a volte i nostri ridicoli drammi esistenzial/sentimentali possiamo risolverli senza spargimento di sangue e magari con una bella festa già pagata.






mercoledì 21 settembre 2011

in fondo alla palude


In Sicilia ho terminato velocemente In fondo alla palude del bravo Lansdale.
Questo autore americano poco più vecchio di me continua a stupirmi.
Il romanzo è piacevole, anche se non è uno di quelli che mi ha colpito di più, continuo a preferire la serie di Hap e Leonard fra tutti i suoi lavori.
In questo caso affronta alcuni temi caldi, razzismo in primis, e lo fa senza troppa retorica, ma con la ruvidezza che gli è congeniale.
In questo romanzo alcuni passaggi sulle abitudini alimentari e sullo stile di vita degli americani anni 30 mi ricordano molto lo stile superiore e ineguagliabile del più grande McCarthy, magari è solo una personalissima impressione, ma va bene lo stesso, perché mi piacciono talmente tanto le descrizioni di certi momenti di vita quotidiana che quasi mi sembra di essere lì mentre il agazzo protagonista estrae una tazza di panna dal pozzo.
E' un libro paludoso, sentimentale, nostalgico, rabbioso, caldo e povero di quella povertà dignitosa della generazione di americani che vivevano con poco in una remota America di confine.
Ho trovato appena artificiosi alcuni passaggi nei quali il vecchio/ ragazzo protagonista deve per forza essere testimone di fatti e momenti cruciali nel giallo.
Consigliato a chi ama l'autore


martedì 20 settembre 2011

l'uomo insonne


Ho visto poche sere fa L'uomo senza sonno del  regista inglese Brad Anderson.
La cosa che più mi ha colpito di questo film visionario ma non particolarmente riuscito, è la trasformazione di Christian Bale che avevo avuto modo di apprezzare in American Psyco e in Batman.
Non so se il suo obiettivo era l' Oscar, ma  il film  non regge nonostante l'idea originale.
Però il suo corpo, la sua oggettiva trasformazione, il fatto che per interpretare il ruolo dell'operaio allucinato e insonne sia dimagrito 26 chili in due mesi mangiando solo una scatoletta di tonno al giorno, colloca questo attore in una sfera superiore.
Gli stessi produttori gli impedirono di dimagrire ulteriormente temendo per la sua salute.
Solo De Niro mi torna in mente con la sua incredibile interpretazione in Toro Scatenato.
La mia rilfessione è semplice, quanto siamo disposti a modificare noi stessi per riuscire nel lavoro, per realizzarci?
Non so se sarei capace di trasformarmi fino a tal punto solo per dimostrare le mie qualità.
Guardatevi il film e la riflessione sorgerà spontanea.
 


domenica 18 settembre 2011

Sicilia ... una possibile patria

Sono tornato a casa, dopo una vacanza in Sicilia.
Mi rendo conto, come in una sorta di lucida allucinazione, che vorrei vivere in Sicilia.
Mollare tutto e trasferirmi in una delle nostre isole più belle e dense di tutto ciò che più mi piace.
I colori, i sapori, la gente,  quel caldo che non si appiccica alla pelle e che permette comunque di pensare.
Per l'amico Pier, si prepari ad una serie di articoli che potrà pubblicare su Mignon Network.
Ho scoperto una valida alternativa al lavoro, allo scrivere e alla nevrosi, la vacanza e spero sinceramente di poterne organizzare un'altra solo più lunga per il prossimo anno.
Adesso ho un obiettivo condiviso e forse realizzabile e attenzione ho speso meno in Sicilia che a casa mia per mangiare è già un buon motivo per  migrare in quel paradiso di contraddizioni e ... al diavolo la crisi  e chi ce la fa scontare ogni giorno.

lunedì 5 settembre 2011

vado in vacanza ...

Vi saluto, me ne vado.
Mi piacerebbe dirvi per sempre, scomparire in un' isola lontana, lontana da tutto ciò che non mi piace e l'elenco sarebbe troppo lungo, in testa ci metterei sempre la mia facciona.
Ma è la stanchezzache mi fa scrivere così,  di un' estate trascorsa a lavorare per strada aspettando i tagli, i tagli allo stipendio, al futuro, alla speranza.
Quindi io parto, una settimana sola, come si addice a un dipendente pubblico piccolo piccolo, ma per me è come salire sopra uno shuttle e sparire verso il buio profondo dell'universo.
Torno fra una settimana e spero di trovare un buon motivo per smettere di apparire.
ciao