mercoledì 31 agosto 2011

tiket sanità, istruzioni per l'uso

Eccomi nel girone dantesco di un qualsiasi CUP emiliano, centro unitario prenotazioni.
Intanto per chi  avesse necessità di capire cosa cambierà nel suo rapporto con la sanità, spiego subito.
Recatevi presso un centro unitario prenotazioni (CUP) prendete una copia della nuova autocertificazione per componente familiare ( 4 persone, 4 copie) compilate e riconsegnate. Il modello è facile e le fasce di reddito facilmente riconoscibili, sono 3 e la maggiore parte di noi ricade nella seconda, quella dei cittadini che stanno pagando il prezzo più doloroso di questa crisi senza via d'uscita apparente.
Dopo avere consegnato il modello sarete di nuovo schedati e inseriti in un data base che comporterà per voi un esborso di circa 5 euri in più a prestazione, più o meno tutto qui.
Ma l'atmosfera di questi luoghi, quella vale molto di più di 5 euri.
Confusione, ansia, paura, ridondanza.
Anziani spaesati e impacciati, adulti seccati e sudati in fila, per ripagare una gabella già pagata.
E' tempo buttato, il nostro tempo, quello della nostra vita, nella quale devi prendere un permesso, un giorno di ferie, rubandolo ancora una volta al lavoro, che dovrebbe essere il motore della ripresa.

E se avessimo sbagliato tutto?
E se fosse vero che ormai il debito è andato oltre e faremo la fine della Grecia?
Ma la Grecia che fine ha fatto? Mi sembra che sia ancora lì.
A chi giova tutta questa confusione?
Forse si sono accorti che non è più necessario ammazzarci nelle piazze, è sufficiente instillare in ognuno di noi il dubbio di essere la causa prima della nostra rovina economica.
Fate un giro in un CUP emiliano una di queste mattine, poi ne riparliamo.

lunedì 29 agosto 2011

La frenesia dello scrivere

Poi accade.
Non sarò mai un grande scrittore, lo so.
Perché tutto è già stato scritto, tutto il migliore cinema è già stato prodotto e siamo nella più grande crisi economica del mondo, eccetera eccetera.

Poi accade lo stesso.
Oggi è meno caldo.

Finalmente il caldo agostano molla la presa, è sempre presente,  lo senti appiccicato alla maglietta sotto la divisa, ma la notte si dorme.

E' una determinazione, nasce da un'idea, un'idea che mescolo e rimescolo da mesi.
Ho rimandato all'autunno, perché è la mia stagione e dopo una breve   vacanza ricomincerò a scrivere.

Un'altra volta ancora, inciampando sulle consonanti, maledicendo la mia congenita incapacità di scrivere veloce, aggrovigliandomi nei concetti, tornando indietro a controllare le vocali dimenticate, correggendo gli errori più evidenti sempre inseguendo una storia.

Perché lo faccio?
Perché è come correre nel vento con una moto veloce lasciando entrare l'aria calda nella feritoia del casco.
Sullo sfondo il sole al tramonto e la riviera che aspetta quieta.

E' come quando vedi una bella donna che scivola accanto e senti un fremito che tieni per te.

Scrivere è inventarsi ogni volta un mondo fuori di te con dentro tutti gli ingredienti giusti, è il mio film.

Ho, come al solito, un' idea meravigliosa in testa ed è inutile raccontarvela, perché è meravigliosa solo per me.
Dentro c'è il noir, l'avventura, la tragedia e l'attualità e soprattutto la folle idea che sarà il mio migliore romanzo mai scritto.
Sono un arrogante presuntuoso?
Forse, però mentre scrivo sono altrove e non ci sono mutui da pagare, scioperi da organizzare e bilanci  da fare quadrare.
Non è già un buon motivo per lasciarsi prendere dalla frenesia?

sabato 27 agosto 2011

Lo stadio vuoto

E se da domani gli stadi rimanessero vuoti? Calcio ... fine. Calciatori pagati come grandi imprenditori di sé stessi ... finiti, calcio scommesse, totocalcio, e tutto il circo mediatico che segue, disciolto come neve al sole.
Ci ritroveremmo con tutti questi enormi spazi verdi, curati come giardini americani, e con tutti quei palloni di cuoio abbandonati ... che fare?
Quanto della nostra economia ne risentirebbe?
Quante vite cambierebbero?
Magari i milioni di tifosi dovrebbero cominciare a riflettere sulla propria vita. Prima un bel programma di disintossicazione, perché non è solo la partita allo stadio, sono le chiacchiere al bar, o nello spogliatoio di un qualsiasi luogo di lavoro o di una  palestra, o un qualsiasi corridoio di una scuola, davanti alla macchinetta del caffé,  chiedersi con voci accalorate perché la partita è andata bene, o male, perché quella scelta dell'arbitro o dell'allenatore.
E sempre quell' intercalare : quest'anno lo vinciamo noi il campionato, o la Champions, o la Coppa Italia ... noi ... e noi è spesso un  napoletano che tifa Milan ... sì quel Milan lì quello di Berlusca, ma chi se ne frega, io tifo Milan da sempre, anche se sono di Napoli e vivo sommerso nella spazzatura, il mio cuore è rossonero.
La domenica è  solo calcio ma alla fine anche il lunedì e tutto il maledetto anno calcistico.

Stessa cosa per il siciliano che vive a Venaria, perché è nato lì, e quindi tifa Juve, quella che un tempo era di Agnelli.

Al calciocuore non si comanda.

E se domani non ci fosse più il calcio dei grandi stadi e quel napoletano, siciliano, bolognese, torinese, dovesse cominciare a fare i conti con la realtà?
Che palle la realtà ... almeno la domenica vogliamo rilassarci.
Qui a forza di rilassarci stiamo per retrocedere, o non ve ne siete accorti?
e se finiamo in serie C non sono mica sicuro che poi riusciamo a risalire.
Se domani il calcio facesse uno stop, chissà magari il cervello ricomincerebbe a funzionare.

giovedì 25 agosto 2011

Che bella giornata


Con la modica cifra di 2 euri e mezzo pagati a Sky come abbonato cinema, mi sono guardato Che bella giornata, ultima fatica interpretata da Checco Zalone nella realtà  Luca Medici.
Ho pensato che per questa cifra potevo permettermi  un' eventuale delusione ma in realtà speravo in un film superficiale e comico che seguisse le orme del primo Cado dalle nubi.
Come già avevo scritto in un precedente post, Luca Medici /Zalone rappresenta un nuovo modello comico, in  realtà segue la gloriosa scuola di più illustri comici italiani del passato da Sordi a Villaggio, il comico che attraverso il personaggio di tipico italiano infingardo e sempliciotto naviga a vista in un paese alla deriva.
Speravo di farmi qualche sana risata, in attesa della fine del grande caldo bolognese, ma mi sono divertito il giusto. Il film ha alcuni bravi attori come Solenghi, Papaleo e Marescotti (che già erano comparsi nel primo) ma non decolla da nessuna parte.
Vuole essere leggero e ci riesce, poi però ha la pretesa di farci riflettere su temi alti come il razzismo, l'accettazione dell'altro e addirittura il terrorismo internazionale.
Piacevole la partecipazione di una bella attrice tunisina  Nabiha Akkari, ma poco convincente la giovane terrorista islamica che rimane sedotta dall'umanità approssimativa del personaggio interpretato da Zalone.
Insomma, rimane il dubbio dell'altra volta:
E' questo il nuovo cinema comico italiano?
E' cinema di successo?
Complimenti a Medici ha trovato una strada per il successo e per la carriera, ma non credo che questa sia la nuova commedia italiana. Il film è tanto leggero da scomparire dalla memoria subito dopo averlo visto, però i suoi 2 euro e mezzo li valeva tutti. 


venerdì 19 agosto 2011

l'uomo che uccise Liberty Valance ...


Sky ripropone uno dei capolavori di John Ford.
C'è l'uomo di legge giusto, coraggioso, incorruttibile James Stuart, che diventato senatore degli Stati Uniti torna al paesello a seppellire il suo grande amico, coraggioso, individualista, onesto, puro, John Wayne che gli ha salvato la pelle e ha rinunciato al suo grande amore che ha deciso di diventare  moglie del senatore,  Vera Miles.
Poi c'è il cattivo, Liberty Valance un grande Lee Marvin con tanto di frustino d'argento e cuoio che usa alla bisogna.
Ci sono tutti gli ingredeinti della tragedia e del western: amore, desiderio di giustizia, coraggio e altruismo, mescolati insieme in un mix perfetto sottolineato da un bianco e nero pulito e depurato dalla patina del tempo.
A volte mi arrendo davanti alla purezza di certo cinema e alla grandezza di certi attori.
Non è più possibile creare l'identica magia, inventare storie altrettanto seducenti, riuscire ad avere nello stesso film fantastici ingredienti senza una briciola di effetti speciali.
Poi, come al solito, mi arrendo all'ottimismo e continuo a cercare il miracolo nel grande schermo del più bello spettacolo del mondo, ma da vecchio quale sono, sento sempre più forte il richiamo di  quella magia antica ... quanta nostalgia.

giovedì 18 agosto 2011

il dottor Carter fra IR e Falling Skies

Estate, ha un sapore particolare per un televisionomane come me.
Ho cominciato, scrupolosamente, a rivedere IR la serie ospedaliera che ho seguito fedelmente dalla prima all'ultima serie.
Stanno replicando su Diva, mi pare, la prima serie e la rivedo scoprendo di ricordami molte cose.
C'è Ciccio, che poi morirà con grande lutto di noi  fedelissimi, c'è un George Clooney decisamente giovane e poi c'è lui Carter, l'attore Noah Wyle, che rimarrà per me sempre quel personaggio perfetto con i pregi e i difetti di un medico come forse non ne esistono o forse sì, chi può dirlo.
Mentre mi guardo IR finisco anche di guardarmi le puntate di Falling Skies, produzione americana dove ci sono i soliti invasori alieni e ancora Noah Wyle, nella parte del professore di storia che combatte la sua guerra per difendere i figli dai cattivissimi marziani.
Il passato e il presente.
Mi piace questo attore, è così televisivo, e bravo e perfetto nei suoi ruoli di buono, riesce a umanizzare anche un telefilm improbabile come questo.
Consiglio Falling Skies per chi come me ama il fantascientifico, Spielberg, e gli alieni in genere.

domenica 14 agosto 2011

L'evasore in uno spot

Ma l'avete visto l'ultimo spot anti evasione? E' utile quanto l'odierna manovra economica e altrettanto convincente, fa quasi tenerezza.
Non sono un esperto di pubblicità mediatica altrimenti, forse, riuscirei a vendere i miei libri, però se avessi davvero voluto mandare un segnale non avrei utilizzato un viso, piuttosto una divisa.
Intanto l'avrei vestito con un bel completo scuro o grigio, di marca possibilmente, una bella cravatta, i denti da squalo bene in vista, un sorriso pulito e lucidato di persona che non conosce coscienza, che non sa cosa significa solidarietà sociale, che guadagna e nasconde.
Chi sono gli evasori italiani?
Avete bisogno che ve lo dica io?
Non certo la persona della foto credo e comunque non quel modello lì.
Sono liberi professionisti, perché noi lavoratori dipendenti non possiamo oggettivamente evadere.
Sono imprenditori, gente da partita iva o come si chiama.
Lo sapete che con un adeguato recupero dei denari evasi potremmo probabilmente risanare i conti dello Stato?
No, giammai, meglio minacciare noi poveri dipendenti pubblici: andremo in pensione, se ci andremo e la liquidazione ce la daranno due anni dopo.
La tredicesima? "adesso vediamo come vi comportate se siete stati bravi ve la diamo alrimenti niente pacco dono sotto l'albero di Natale" ma stiamo scherzando?
Mi sembra veramente di sognare.
La tracciabilità dei conti solo per spese superiori a 2500 euro, perché non la vogliono abbassare ulteriormente?
Per quanto tempo ancora gli evasori saranno la causa principale della nostra incombente rovina?
Mediate gente e votate bene alle prossime elezioni.

mercoledì 10 agosto 2011

Calciatori in agitazione






Il nuovo campionato dovrebbe cominciare il 27 agosto. Dovrebbe, appunto, perché non è sicuro. Damiano Tommasi, il neopresidente dell’Associazione Calciatori succeduto a Sergio Campana, ieri ha riproposto il dilemma con cui il suo predecessore aveva lasciato la sua carica: cosa fare se non si trova l’accordo sul contratto nazionale di categoria?
Intervistato su SkySport, l’ex centrocampista della Roma ha fatto sapere di aver girato quasi tutti i ritiri della Serie A ed aver trovato tutti d’accordo: bisogna convergere tutti su un testo unico o è meglio dar vita al tanto temuto sciopero dei calciatori. Il problema è sempre lo stesso, come ha confermato anche Beretta, presidente della Lega Calcio: il famoso articolo 7  
(Tratto da calcio pro)

Ho letto questo articolo 7 e mi stupisco davanti alle giuste  rivendicazioni dei compagni calciatori che chiedono più libertà alle società calcistiche e più rispetto della loro personale professionalità.
Cosa rimane da aggiungere? leggetevi le loro giuste richieste e fate come me siate solidali ... scioperate disertando gli stadi fatelo per tutta la stagione e sicuramente i calciatori ve ne saranno grati.



martedì 2 agosto 2011

Due agosto ... ogni anno


Un minuto del tuo tempo a ricordare quei visi cancellati da mandanti impuniti.
Fermati  alle 10 e 25 oggi e dona un pensiero.
Non dimenticare.