martedì 14 giugno 2011

Lady Gaga la nuova regina del business



















Mi ricordo la prima volta che vidi Madonna, in un brutto video su Videomusic, avevo 24 anni e pensai che quella pischella avrebbe fatto strada, non mi è mai piaciuta, ho sempre pensato che fosse un bluff ma qualche sogno erotico almeno nel periodo del militare devo averlo fatto su di lei.
E Lady Gaga?
L'ho vista al telegiornale nella sua esibizione gratutita all'EuroPride sul quale mi astengo da qualsiasi commento.
Lei è andata lì per solidarietà ... certo ...
Lei è una guerriera dei diritti civili ... sicuro...
Si muove come uno spot pubblicitario incarnando un'idea plastificata di tragressione che a me fa solo sbadigliare, è meno erotica di un calzino bucato e forse saprà anche cantare ma per il resto che dire, l'ho notata ieri per caso e domani non ne parlerò più.
Lei non lascerà tracce, non segnerà il destino dell'umanità, resterà come una delle tante icone pubblicitarie, prodotto dei nostri tempi malati, costruita a tavolino da un vero e proprio esercito di professionisti.

La cantante può contare su un team di creativi, riuniti nella casa di produzione Haus of Gaga, che studia passo per passo tutte le mosse di marketing che stanno dietro ad ogni apparizione di Gaga: dai costumi, eccentrici, eccessivi e capaci di fare moda, fino alle acconciature e agli accessori.

Chi la utilizza per scopi propagandistici come è avvenuto qualche giorno fa a Roma fa bene, lei attira masse.
Ma passerà come tutte le cose effimere, non credo che fra quarant'anni si sentirà ancora una sua canzone per radio come accade invece con gli immortali Beatles, ma forse, come capita spesso, mi sbaglio ... e chi se ne frega, fra 40 anni non ci sarò per scoprirlo.






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